“Viste le ultime circostanze mi vedo costretto ad attribuirvi dei compiti da casa attraverso un video”. Lo afferma il professore di Storia della scuola media G. Boine Marco Lavaggi, tramite un video pubblicato sul suo canale YouTube.
Un’idea, quella dell’insegnante, che sta prendendo piede nella città dove le scuole sono state chiuse per l’emergenza coronavirus, con l’obiettivo di continuare a tenere allenati gli studenti nonostante le “vacanze” forzate.
“Non preoccupiamoci – dice Lavaggi nel video, parlando del periodo di emergenza che si sta vivendo – Siamo dentro un fatto storico, poi avremo modo di parlarne in classe. Di sicuro ci insegnerà qualcosa, a lavarci le mani. Sono convinto che ci laveremo tutti di più. Mi raccomando studiate”.
Coronavirus: video su YouTube per gli studenti
Le scuole in tutta la Liguria, sono chiuse da due giorni e lo rimarranno per tutto il resto della settimana, salvo ulteriori proroghe del provvedimento. Molti insegnanti, quindi, si stanno attrezzando per mantenere il contatto con gli alunni, stabilendo i compiti tramite il sito web scolastico o inviando le pagine da studiare attraverso WhatsApp.
Tra questi c’è Marco Lavaggi, professore all‘Istituto G. Boine di Imperia e animatore digitale, che ha pensato di comunicare con i suoi studenti attraverso un video su YouTube, “per – usando le sue parole – sdrammatizzare una situazione che sembra molto seria, ma spero che si risolva presto”.
“Il nostro istituto – ha spiegato Lavaggi contattato da ImperiaPost – ha fatto accesso alle app di Google Classroom per la scuola, un modo per entrare nella piattaforma digitale in maniera accompagnata. Questo strumento fornisce una mail a studenti e insegnanti con il dominio della scuola, consentendo di generare dei luoghi digitali sicuri dove poter operare e scambiare materiale, feedback, gestire chat interne. Gli studenti apprezzano l’utilizzo delle nuove tecnologie in ambito scolastico e noi insegnanti ci stiamo formando per imparare a sfruttarle al meglio. Avevamo già avviato il progetto pilota con due classi terze, ma con l’emergenza coronavirus stiamo cercando di espandere l’iniziativa anche alle altre classi. La scuola non è sostituibile, ovviamente, ma si tratta di strumenti utili per rimanere al passo con i tempi”.