“Agli ospiti in quarantena negli hotel è stato fornito un supporto psicologico”. Lo riferisce a ImperiaPost il vice Sindaco di Alassio Angelo Galtieri, in riferimento alla protesta negli hotel Bel Sit e Al Mare di Alassio, dove si sono registrati finora 4 casi di contagio da coronavirus.
Coronavirus: Alassio, protesta negli hotel in isolamento. Pasti lanciati fuori dalla porta
All’interno delle strutture, dove alloggiano oltre 100 turisti lombardi e piemontesi, da ieri in quarantena, sono stati consegnati i pasti (servizio a cura del Comune di Alassio). La titolare dell’albergo, però, ha lamentato la mancata consegna dei pasti nelle camere e l’impossibilità di utilizzare le cucine per scaldarii. Da qui, in un momento di sconforto, il lancio dei sacchetti contenenti il cibo fuori dall’hotel
Coronavirus: supporto psicologico agli ospiti degli hotel
Contattato da ImperiaPost, il vicesindaco di Alassio Angelo Galtieri, ha dichiarato: “Attualmente sono 135 gli ospiti ancora dentro la struttura, tra ospiti, collaboratori e proprietari. Sono tutti nelle camere. Nessuno è autorizzato a lasciare la struttura, tranne in caso di motivi sanitari. Si sta valutando la possibilità di trasferire presso le loro residenze coloro che non hanno sintomi e che non sono stati in contatto con le persone contagiate, ma sono decisioni che si devono prendere a livello dei vertici Asl, Regione Liguria e regione di provenienza.
Al momento, visto il clima non facilissimo da sopportare per chi si trova in isolamento, dato che si tratta di una situazione di coercizione non simpatica, quasi come se fosse un ‘Grande Fratello’ obbligatorio, è stato fornito un supporto psicologico tramite l’Asl.
L’episodio dei pasti lasciati fuori dall’hotel è nato dal fatto che nessuno era in grado di distribuire i pasti all’interno delle camere. Per questo, ci siamo attivati tramite l’Asl e la Croce Rossa per attivare un servizio attrezzato per lo scopo con tutte le precauzioni necessarie”.