“Paesi, paesaggi”, la rubrica del tg satirico Striscia La Notizia in onda su Canale 5, è tornata ad occuparsi di Imperia. Davide Rampello è tornato nel capoluogo ligure per raccontare la storia di Luca Garesio e Giovanni Cablzia e del piccolo pastificio “Pasta Fresca Paola”, in piazza San Giovanni a Oneglia.
Imperia: torna la rubrica “Paesi e Paesaggi”
“Siamo in Liguria, a Imperia. Il paesaggio, la riviera dei fiori. Ci troviamo a 64 km dal confine francese. In origine erano due città, Oneglia a est e Porto Maurizio a Ovest. In mezzo l’Impero, che ha dato il nome a entrambe. Est e ovest, ma anche nord e sud, alto e basso. Imperia è una città doppia, dai molti volti. Il cuore storico di Porto Maurizio è il Parasio, un colle affacciato sul mare, con i carruggi più stretti e la chiesa più grande della Liguria, il Duomo di San Maurizio.
Oneglia, invece, si distende verso il mare. Dalla fantasmagorica Villa Grock, proprio lui, il clown più famoso del mondo, fino ai portici di Calata Cuneo, dove ogni mattina attraccano i pescherecci, con il pesce fresco.
Proprio qui è nato Andrea Doria, il doge di Genova. Era di Imperia, anzi di Oneglia.
E questa è la pissalandrea, la pizza alla Andrea, la focaccia rossa con le acciughe che gli onegliesi hanno dedicato al loro ammiraglio.
Questo paesaggio fa da sfondo alla storia di Giovanni e Luca, una famiglia di artigiani della pasta fresca ormai da generazioni. Lavorano in uno storico laboratorio, nel cuore di Oneglia. E’ minuscolo, qui c’è posto solo per la qualità. Tutto all’antica, il soffritto che sfrigola, il ripieno sul fuoco, la sfoglia tirata sottile sottile, quanto basta.
La specialità di famiglia sono i ravioli all’onegliese, con il ripieno di bietole e salsiccia. Il segreto è il formaggio che deve dare gusto senza coprire i sapori.
In un laboratorio così piccolo, le macchine sono fatte con sentimento. Pensate come le mani dell’artigiano. La più antica è quella delle tagliatelle, funziona dal 1954. Anche la macchina dei tortellini, con il prosciutto cotto e la mortadella magra, ha i suoi anni. Dopo la guerra, il padre di Giovanni li aveva fatti per Natale e li aveva venduti tutti. Così era iniziata l’attività. E poi le trofie, la tipica pasta ligure senza uova. Questi piccoli laboratori sono luoghi preziosi. Qui c’è l’Italia della qualità.
Venite a Imperia, nella Riviera dei Fiori. Ma non come turisti, come ospiti”.
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