5 Novembre 2024 07:26

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5 Novembre 2024 07:26

Coronavirus: Liguria, scuole riaprono mercoledì 4 marzo. L’annuncio della Regione

In breve: "Le scuole in tutta la Liguria riapriranno da mercoledì per lasciare il tempo agli istituti di dotarsi di tutti gli strumenti di prevenzione previsti dalle norme".

“Le scuole in tutta la Liguria riapriranno da mercoledì per lasciare il tempo agli istituti di dotarsi di tutti gli strumenti di prevenzione previsti dalle norme”.

Lo ha annunciato la Regione Liguria, che fornirà tutti i dettagli in una conferenza stampa in programma alle ore 18,30. Questa, dunque, la decisione in merito all’emergenza Coronavirus, dopo una settimana di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. 

“Una misura di buon senso” l’ha giudicata il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, “per modulare l’apertura degli istituti scolastici sulla base della situazione di diffusione del coronavirus che si è verificata nelle singole province”.

“Per quanto riguarda la Provincia di Savona, dove si è manifestato il numero più alto di casi di coronavirus, le scuole resteranno chiuse per tutta la prossima settimana. Chiusura anche di cinema e di teatri, con tutte le prescrizioni previste dal decreto del consiglio dei Ministri”.

CERTIFICATO MEDICO

A seguito del nuovo Dpcm non è richiesto il certificato medico per la riammissione alle scuole di ogni ordine e grado per assenze dovute a malattie non infettive. Il certificato come prescritto dal dpcm è previsto solo per malattie infettive.

ACCESSO VISITATORI RSA E OSPEDALI

Alisa d’intesa con gli enti gestori e le aziende ospedaliere, ha inviato una circolare in base alla quale rimane in vigore la limitazione degli accessi negli ospedali e nelle RSA. Può entrare una sola persona (care giver) a tutela dei ricoverati e delle persone fragili ospiti delle strutture. La disposizione rimarrà in vigore fino a nuove indicazioni.

UNIVERSITA’ DI GENOVA

Chiusa anche l’Università di Genova, per tutta la prossima settimana, fatta eccezione per i le attività considerate gravemente pregiudizievoli del ciclo di studi da parte dei competenti organi dell’Università. Chiuse ai nuovi ingressi anche le residenze universitarie per l’intera settimana fino alla mezzanotte dell’8 marzo.

QUARANTENA

L’orientamento di Regione Liguria è quello di far effettuare l’eventuale quarantena a soggetti a rischio di positività del tampone nelle loro abitazioni. Da qui il rimpatrio di tutti gli ospiti degli hotel di Alassio e Laigueglia che questo pomeriggio alle 18 sono stati riportati nei loro domicili in Lombardia attraverso pullman della Croce Rossa organizzati dalla Protezione civile regionale.

MUSEI

Da domani saranno riaperti anche i musei con particolari prescrizioni per le comitive numerose, l’obiettivo è garantire la sicurezza e dosare il numero delle persone.

SISTEMA DI SORVEGLIANZA

Il presidente di Regione Liguria ha chiesto alle Associazioni di categoria di fare uno screening degli ospiti, per verificare volumi e provenienze dei turisti. L’obiettivo è quello di avere una catena più celere di segnalazioni di chi alloggia negli hotel per effettuare verifiche in modo più strutturato. Vogliamo responsabilizzare i titolari degli esercizi alberghieri in modo che ci possano segnalare gruppi.

PARTITA SAMPDORIA VERONA

Sentito il sindaco di Geova Marco Bucci, la partita prevista di seria A in programma per domani sera allo stadio Ferraris di Genova potrà essere giocata, eventualmente, soltanto a porte chiuse. “Abbiamo assimilato la partita di lunedì alle normative in vigore per questo fine settimana”, ha detto il presidente Toti.

SOGGETTI IN SORVEGLIANZA ATTIVA IN LIGURIA

  • ASL 1: 14
  • ASL 2: 111
  • ASL 3: 63
  • ASL 4: 45
  • ASL 5: 139

CONTAGIATI ATTUALMENTE IN TERRITORIO IN LIGURE

  • Asl 4: 1
  • Asl 1: 1
  • Asl 5: 1
  • Asl 2: 18

CONTAGIATI RICOVERATI CON BOLLETTINO MEDICO

  • Asl 1: 1 buone condizioni salute (ricovero ospedale Imperia)
  • Asl 2: 1 buone condizioni salute (ricovero ospedale Savona)
  • Asl 3: 7, di cui 5 in buone condizioni, 1 condizioni discrete, 1 in terapia intensiva (in lieve miglioramento) (ricovero ospedale San Martino)
  • Asl5: 1 buone condizioni (ricovero ospedale Sant’Andrea La Spezia

CHIAMATE 112

Aggiornamento dalle ore 00:00 alle ore 17:00

Chiamate totali alla Centrale 112 Liguria: 1664 (2677 nelle 24 ore)
Chiamate gestite: 1606 (2433)
• Transitate al PSAP2: 912 (1449)
• Filtrate: 694 (984)
Informazioni: 73 (116)
Altro: 58 (244)

Chiamate passate alle cinque centrali dell’emergenza sanitaria: 610 (952)
• 118 Genova: 265 (399)
• 118 Savona: 101 (168)
• 118 Imperia: 105 (156)
• 118 La Spezia: 64 (111)
• 118: Lavagna: 61 (100)
• Altri fuori Regione: 14 (19)

Chiamate per Coronavirus
Dati delle chiamate per Coronavirus (aggiornati alle ore 17 di oggi): 73 (106 nelle 24 ore)
43 (67nelle 24 ore), sono state trasferite alle 5 centrali 118 della Liguria
8 (10) sono state trasferite ai reperibili di igiene delle diverse ASL dicendo agli utenti di rimanere a casa, non recarsi in PS e che verranno ricontattati
22 (29) che volevano solo informazioni è stato fornito il numero nazionale 1500

REGOLE IGIENICO SANITARIE

Previste regole più stringenti: usare le mascherine solo se si pensa di essere positivi al virus e mantenimento della distanza nei rapporti, limitando i luoghi affollati.

“Abbiamo lavorato nelle ultime ore per cercare di accompagnare a casa tutti coloro che si trovavano nelle strutture alberghiere della nostra regione per poter fare la quarantena a casa – ha detto l’assessore alla Protezione civile Giacomo GiampedroneVi è stato un lavoro stretto tra Croce Rossa, dipartimento nazionale e nostro dipartimento regionale. Sarà il nostro modo di procedere da adesso fino a quando durerà l’emergenza. Credo che su questa modalità si stiano orientando anche tutte le prefetture. Partono in questi minuti tutti coloro che sono residenti nelle zone rosse e in tarda serata partiranno anche i cittadini della provincia di Cremona ospiti dell’hotel di Laigueglia. Usciamo così dall’emergenza di protezione civile”.

Il sindaco di Genova Marco Bucci ha ricordato “la necessità di assumere misure ulteriori di protezione igienica, per evitare il più possibile qualsiasi focolaio in città, in grado di portare a una limitazione della libertà delle persone, con ricadute anche economiche”.

L’infettivologo di Alisa Filippo Ansaldi ha sottolineato il cambiamento del quadro epidemiologico. “Stiamo passando a una fase di mitigazione dell’impatto – ha detto Ansaldi – La sorveglianza messa in atto ha proprio l’obiettivo di limitare la circolazione del virus e dare una risposta più adeguata ai cittadini”.

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