“Siamo chiusi in albergo e non sappiamo niente. Siamo sempre stati a Diano Marina. Andavo tutte le mattine a messa, ma stamattina non mi hanno fatto uscire e abbiamo scoperto cosa stava succedendo”.
Così racconta Armando, uno dei turisti provenienti dal bergamasco, ospite all’hotel Paradiso di Diano Marina, dove alloggiava, dal 22 febbraio, anche la coppia (della stessa comitiva) al momento ricoverata al reparto di Malattie Infettive di Sanremo, poichè risultato positiva al test del Coronavirus.
Raggiunto al telefono da ImperiaPost, Armando ha spiegato come è venuto a conoscenza del problema e come ha trascorso le giornate a Diano Marina in questi giorni di vacanza. Attualmente, tutti gli ospiti e il personale presente in hotel non sono autorizzare a lasciare la struttura, come previsto dal protocollo sanitario.
Coronavirus: l’intervista ad Armando, ospite hotel Paradiso a Diano Marina
Com’è la situazione ora in hotel?
La situazione è ancora la solita. Siamo ancora qua in “prigione”. Siamo chiusi nelle nostre camere. Siamo circa una quarantina della nostra comitiva, credo che ci siamo solo noi come ospiti.
L’hotel? Non ci ha detto niente. Hanno portato la colazione stamattina e basta. Ci hanno detto di preparare le valigie.
Cosa avete fatto in questi giorni?
Abbiamo girato qui sulla spiaggia solo qui a Diano Marina, non siamo andati in altri posti. Abbiamo mangiato sempre qua in albergo.
Avete sentito parenti da Bergamo?
No, nessuno.
Siete preoccupati?
Un po’ sì, perché non si sa niente. Siamo qua chiusi. Fino a ieri sera non c’era niente, non ho sentito niente. La donna ha avuto qualche problema di salute due o tre giorni prima, è stata all’ospedale, ma poi è tornata qui in albergo. Avevano detto che non c’era niente. Dopo l’hanno riportata in Ospedale. Non ci siamo accorti di nulla.
Stamattina come avete scoperto tutto?
Di solito tutte le mattine mi alzo alle 6 mi faccio un giretto e poi vado a messa alle 7, ma stamattina non mi hanno lasciato uscire. Tutti i giorni andavo a messa alle 7 qui alla chiesa della Parrocchia.
Stasera vi riportano a casa?
Non so niente. Meglio andare al paesello. Quando siamo partiti non c’era ancora l’emergenza. Abbiamo un po’ di timore a tornare, c’è allarme, ma è meglio andare a casa o vicino.
