Con l’entrata in vigore del decreto firmato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte il 9 marzo la zona rossa è estesa a tutta l’Italia con l’obiettivo di frenare il propagarsi del Coronavirus.
Con l’istituzione della zona rossa entrano in vigore in tutto il Paese norme stringenti che cambieranno radicalmente le abitudini di vita degli italiani.
La principale novità riguarda, in particolare, gli spostamenti da un comune all’altro, assolutamente vietati se non necessità. Sarà obbligatorio compilare un modulo di autocertificazione per specificare i motivi dello spostamento.
- comprovate esigenze lavorative;
- situazioni di necessità;
- motivi di salute;
- rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
A riguardo, il Premier Giuseppe Conte è stato chiarissimo. Le informazioni contenute nell’autocertificazione dovranno essere veritiere. In caso contrario si incorre in un reato penale.
Cosa si può e cosa non si può fare? Ecco un rapido vademecum cui attenersi.
Coronavirus: cosa fare sino al 3 aprile
Quale distanza devo tenere dalle altre persone?
Almeno un metro.
Se ho la febbre?
Sopra i 37,5°, chiamare il medico di base, stando a casa e non andare al pronto soccorso.
Posso andare in altri comuni?
Assolutamente NO, salvo situazioni di necessità.
Posso muovermi per motivi sanitari?
Si, sempre
Posso spostarmi per lavoro anche in altro comune?
Si, gli spostamenti per motivi lavorativi sono consentiti. Negli spostamenti per lavoro, in zona provinciale Rossa, tra comuni diversi, è bene avere con se l’autocertificazione.
Sono fuori dalle zone rosse/arancioni, posso rientrare?
Si, sono consentiti i rientri al proprio domicilio.
Chi deve assolutamente stare a casa?
Anziani e persone immunodepresse o con patologie.
Messe e altre funzioni religiose si svolgeranno?
No.
Bar e Ristoranti possono rimanere aperti?
Si, dalle ore 6 alle ore 18 nel rispetto della distanza di un metro fra i clienti.
Medie e grandi superfici di vendita?
Chiuse nei giorni festivi e prefestivi, tranne gli alimentari.
Farmacie e parafarmacie?
Aperte normalmente.
Asili, scuole, università?
Chiusi fino al 3 aprile.
Riunioni, convegni, eventi , manifestazioni?
Vietati.
Pub, cinema, palestre, piscine, discoteche, musei, biblioteca?
Chiusi.
Uffici comunali?
Quasi tutti i servizi sono fruibili online, sono garantiti i servizi essenziali e urgenti.
Posso fare la spesa?
Si, una persona per famiglia.
Posso andare a mangiare dai parenti?
Non è uno spostamento necessario. La logica del decreto è quella di stare il più possibile a casa propria per evitare che il contagio si diffonda.
Posso uscire a fare una passeggiata con i bambini?
Sì, in posti dove non c’è assembramento e mantenendo sempre le distanze. Non è vietato uscire, ma è da evitare sempre la creazione di assembramenti (non familiari, cioè non di persone che vivono già nella stessa abitazione) tutti insieme.
Posso andare ad assistere i miei cari anziani non autosufficienti?
Questa è una condizione di necessità. Ricordate però che gli anziani sono le persone più a rischio, quindi cercate di proteggerle il più possibile.
Posso andare a fare la spesa in paese?
Sì, è possibile, ma i tutti i commercianti sono tenuti a stabilire un numero massimo di persone che frequenti l’esercizio garantendo la distanza di un metro gli uni dagli altri. Gli altri aspettano fuori, sempre senza creare assembramenti. In ogni caso i supermercati e centri commerciali restano chiusi il sabato e la domenica.
I corrieri merci possono circolare?
Si, essi possono circolare.