“Ci aspettiamo un picco di contagi, di terapia intensiva, di decessi, nei prossimi giorni”. Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti nel corso del tradizionale punto stampa quotidiano.
Coronavirus: Liguria, Toti mette in guardia i liguri
“Ci aspettiamo che l’acqua salga – ha spiegato Toti – che arrivi al suo massimo, che ci sia un’onda di piena cui dovremo reggere, poi il livello dell’acqua scenderà.
Da venerdì della prossima settimana capiremo se le misure prese ridurranno il tasso di contagio. Quelli che vedremo ancora nei prossimi giorni saranno contagi avvenuti nel periodo pre prescrizioni.
Nessuno si aspetti che la chiusura dei negozi possa portare già domani o dopo domani a una riduzione dei numeri.
L’epidemia in Liguria ci sta mettendo a dura prova, ma non sta producendo effetti che ci preoccupino dal punto di vista dell’offerta ospedaliera che ha ancora una certa abbondanza di disposizione.
I sintomi per chiamare il 112? Febbre oltre 38.5, in crescita, tosse secca, malessere forte. Nessuno non è mai stato preso in carico. Magari si aspetta qualche ora in più. Serve pazienza se si chiama per informazioni. C’è grande efficienza, considerando i numeri di questa situazione.
C’è una buona notizia. Stiamo dimettendo il paziente uno spezzino.
Se state male e avete il dubbio di avere il Coronavirus non andate negli ospedali e nei Pronto Soccorso. Chiamate e fatevi venire a prendere dal personale sanitario.
Abbiamo adottato delle misure che sono un sacrificio per tutti noi. Rinunciare ai cinema, ai teatri, al lavoro. C’è chi non può più andare a lavorare e magari perderà il posto di lavoro. Sono misure dolorose, cerchiamo di rispettarle perché se lo facciamo forse le peggiori previsioni non verranno rispettate e sarà un grande sollievo per me e per tutte le persone che stanno lavorano a questa emergenza da giorni senza sosta”.
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