Il giorno 20 marzo, circa alle 10 del mattino, è mancato il reverendo padre Tarcisio Stramare OSJ, all’età di 91 anni.
Presbitero, biblista, scrittore e docente, padre Stramare è considerato uno dei massimi studiosi a livello internazionale di josefologia, studi che ora lascia in eredità al mondo intero.
Imperia: addio a padre Tarcisio Stramare, il ricordo di una fedele
Una fedele, Maria Bigazzi, ha voluto ricordare così Padre Tarcisio “consumato da una vita di preghiera e zelo verso i fratelli”.
La storia di Padre Tarcisio
Ordinato sacerdote il 6 luglio 1952, frequenta l’Università Gregoriana e successivamente il Biblico per laurearsi in Sacra Scrittura.
Nel 1981, viene eletto Direttore del Movimento Giuseppino, per il quale si prodiga promuovendolo attraverso la stampa, libri, Internet e la partecipazione a tutti i Simposi internazionali su San Giuseppe, dei quali sarà “Coordinatore” per molti anni. Nel 1982 è Socio della Pontificia Academia Theologica e Consultore della S. Congregazione per le Cause dei Santi.
Collabora con San Giovanni Paolo II all’Esortazione apostolica “Redemptoris Custos” nel 1989.
Dedica parte della sua vita agli studi sulla figura di San Giuseppe, grande santo che, come afferma la Redemptoris Custos, “é stato chiamato da Dio a servire direttamente la persona e la missione di Gesù mediante l’esercizio della sua paternità: proprio in tal modo egli coopera nella pienezza dei tempi al grande mistero della redenzione ed è veramente ministro della salvezza”( RC n.8 ).
Il grande servizio che padre Tarcisio rese alla Chiesa, fu tutto rivolto all’unico grande faro che gli occhi di un uomo devono cercare: Gesù Cristo.
Chiamato a riprodurre nella sua vita l’intera vita di Gesù: vita verginale, povera e crocifissa, il sacerdote “preso tra gli uomini, viene costituito per il bene degli uomini nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati” (Eb 5,1).
Così padre Tarcisio Stramare, nella sua lunga vita, ha dato esempio di come il sacerdote, si mette al servizio dei fratelli, sevendoli e accompagnandoli a Dio.
Uomo di grande cultura, ma sempre disposto all’ascolto e al dono dell’amicizia con semplicità e umiltà.
Siamo grati per il lavoro instancabile e silenzioso di questo padre, che consumò la sua vita per il bene degli altri fino alla fine.
Nel giorno dopo la solennità di San Giuseppe, santo da lui tanto amato, padre Tarcisio ha lasciato questo mondo, chiedendo come il santo Simeone: ” Lascia ormai, o Signore, che se vada in pace il tuo servo”.
La nostra città ha avuto l’onore di essere stata scelta da lui come luogo dove trascorrere gli ultimi anni della sua vita nella parrocchia di San Giuseppe di Borgo Fondura.