“Alcuni casi positivi tra gli operatori”. Lo comunicano i vertici dell’Isah, il direttore Luca De Felice e il presidente Stefano Pugi.
A causa dell’emergenza Coronavirus, le attività dell’Isah sono state ridotte. Sono mantenuti i servizi nelle strutture residenziali, presso Villa ISAH su capo Berta, casa ISAH in via Schiva e la casa di riposo di Dolcedo San Giuseppe.
Coronavirus: casi positivi all’Isah
“Sia tra i ragazzi (Casa e Villa Isah), sia tra gli anziani ospiti a Dolcedo non abbiamo casi conclamati – ha affermato il presidente Stefano Pugi – tra i dipendenti qualcuno c’è. Ovviamente chi è positivo e chi ha sintomi è a casa, per questo c’è carenza di personale.
Le funzioni ambulatoriali e semi residenziali dell’Isah sono sospese. Abbiamo tenuto solo i residenziali. Se ci sono famiglie che dovessero dare la disponibilità a tenere a casa gli ospiti siamo aperti alla possibilità.
Già da tempo avevamo disposto la chiusura ai parenti alla casa di riposo di Dolcedo. A Villa Isah gli spazi sono ben definiti, i ragazzi per piano non sono molti“.
“Tra gli ospiti non c’è nessun caso certificato – conferma il direttore Luca De Felice – c’è qualche caso tra gli operatori. In ogni caso, sia che ci sia la certificazione o no, tutti gli operatori che presentano dei sintomi riconducibili al Coronavirus rimangono a casa al primo segnale, anche lieve.
Per quanto riguarda gli ospiti, chi presenta sintomi viene messo in isolamento. Adottiamo tutte le misure di precauzione possibile. Non c’è nessuno che presenta sintomi gravi.
Purtroppo viviamo nell’incertezza, c’è carenza di personale, ma facciamo del nostro meglio”.