Imperia – Nel primo pomeriggio del 29 maggio 2014, una pattuglia della Compagnia della Guardia di Finanza di Ventimiglia, nell’ambito di un servizio finalizzato al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, ha arrestato un cittadino italiano trovato in possesso di oltre 29 kg di hashish, abilmente occultata all’interno dell’autovettura che stava conducendo.
In particolare i militari operanti, comandati di servizio presso il casello autostradale di Ventimiglia lato entrata di Stato, hanno fermato l’autovettura in parola per procedere al rituale controllo della patente di guida e del libretto di circolazione. Tuttavia i finanzieri, sin dalle prime fasi del controllo, hanno notato un certo nervosismo con cui il conducente rispondeva alle domande che gli venivano poste in merito alle motivazioni ed alla destinazione del viaggio che stava effettuando.
Contestualmente i finanzieri dopo un primo e sommario esame esterno dell’autovettura, ovvero una berlina vecchio modello, venivano ulteriormente insospettiti da alcune anomalie che presentava la carrozzeria del mezzo, anomalie che facevano apparire come verosimile l’ipotesi che fossero state recentemente apportate delle modifiche. Alla luce di quanto sopra, i militari operanti decidevano di approfondire il controllo avvalendosi dell’ausilio dei due cani antidroga Bacon e Zaffo che avevano al seguito: non appena le unità cinofile, a turno, si sono avvicinate all’autovettura, hanno cominciato a segnalare vistosamente la parte dove si trova il bombolone del GPL, circostanza che, a quel punto, ha indotto i finanzieri a proseguire l’ispezione in caserma.
Una volta giunti in sede, i militari hanno rimosso le parti della carrozzeria segnalate dai cani antidroga, scoprendo che buona parte del bombolone del GPL era adibita a vano “porta droga” rinvenendo ben 219 tavolette di hashish dal peso complessivo di oltre 29 kg di sostanza stupefacente. Per le ragioni che precedono il corriere italiano è stato arrestato e tradotto presso il carcere di Imperia, così come disposto dell’Autorità Giudiziaria immediatamente portata a conoscenza della vicenda. Oltre alla sostanza stupefacente e all’autovettura che la occultava, sono stati posti sotto sequestro anche 400 euro e due telefoni cellulari con relative schede SIM, che l’arrestato aveva al seguito. Infine si aggiunge che, dato il rilevante valore commerciale che avrebbe fruttato una simile partita di sostanza stupefacente qualora fosse stata immessa sul mercato, l’arrestato oltre alla particolare e descritta forma di occultamento, come ulteriore forma di precauzione aveva lasciato alcuni litri di GPL (circa un quarto di serbatoio) nel bombolone, nell’invano tentativo di eludere i controlli cercando di nasconderne l’odore.
C.S.