Si è tenuto questa mattina, presso gli uffici della Porto di Imperia SPA, un incontro tra i curatori fallimentari, l’ex amministratore unico Giuseppe Argirò, incaricato di traghettare la società sino al prossimo 30 giugno, il Sindaco di Imperia Carlo Capacci e l’assessore Guido Abbo. Bocche cucite prima e dopo l’incontro. Non è un mistero, però, che Comune e Porto di Imperia stiano lavorando per concludere il passaggio di gestione sancito dal fallimento della SPA. Fallimento che farà si che l’intero porto torni nella disponibilità totale del Comune di Imperia. Il piano del Comune, per evitare che lo scalo rimanga inattivo, sembra essere quello di affidare la gestione temporaneamente all’Imperia Yacht, società a capitale interamente pubblico, per poi indire una gara d’appalto alla ricerca di un sodalizio in grado di terminare i lavori del porto turistico. Porto che, con tutta probabilità, subirà delle modifiche rispetto al suo progetto originario, in particolare per quanto riguarda la hall del mare, che potrebbe essere cancellata dal progetto visto lo scarso appeal sotto il profilo commerciale.
Nel frattempo gli uffici comunali sono al lavoro per espletare le pratiche relativa alla decadenza della concessione demaniale in capo alla Porto di Imperia SPA. Si tratta di uno degli aspetti più spinosi dell’intera vicenda, in quanto la decadenza rischia di vanificare gli investimenti dei titolari dei posti barca, aprendo un enorme contenzioso. A meno che il Comune non abbia un asso nella manica e non riesca, attraverso studi approfonditi e qualche cavilli burocratico, a trasferire la titolarità della concessione senza che i titolari dei posti barca perdano il proprio investimento.
Tra la Porto di Imperia SPA e il Comune di Imperia fervono i contatti perché l’ente pubblico abbia tutte le autorizzazione necessarie per lo svolgimento delle Vele d’Epoca, la manifestazione più attesa dell’anno in programma in Calata Anselmi nel prossimo mese di settembre.