Riviera Trasporti al capolinea? Non ancora ma si dovrà fare presto. Da questa mattina partono le procedure per avviare la cassa integrazione per i dipendenti della società partecipata dalla Provincia di Imperia e alcuni comuni come quello di Sanremo, Imperia, Ventimiglia, Taggia, Camporosso ed altri. Il motivo? L’avvento del Coronavirus e la drastica diminuzione dei viaggiatori sugli autobus della società amministrata dal presidente Riccardo Giordano.
Coronavirus: scatta la cassa integrazione per i lavoratori di Riviera Trasporti
“Avvieremo tutte le procedure per attivare la cassa integrazione – spiega Giordano a ImperiaPost – da domani partirà l’iter che prevede la convocazione dei sindacati e delle parti in causa per far fronte a questa situazione di emergenza. Non voglio creare allarmismi però siamo costretti visto il drastico calo di introiti da parte della società. A regime incassavamo circa 600 mila euro al mese fra la bigliettazione ordinaria/abbonamenti e gli scuolabus, ora arriviamo a mala pena al 5% di quella somma.
Purtroppo dovremmo far ricorso alla cassa integrazione per il minimo indispensabile. Il difficile è sapere quanto dura questa situazione, abbiamo dei problemi di cassa con questi minori introiti. Lo Stato deve stanziare dei fondi per compensare i mancati ricavi. Se non arriva niente la situazione diventerà drammatica. Abbiamo circa un mese di autonomia poi stop. Hanno fatto conferenza Stato-Regioni, dovrebbe arrivare qualcosa di specifico, attendiamo che l’assessore regionale Berrino ci dia buone notizie”.
Coronavirus tra i dipendenti? Casi fino adesso non ce ne sono per fortuna. Gira talmente poca gente che è difficile poi capire se uno viene contagiato sul lavoro o eventualmente dalle sue attività extra lavorative. Mascherine e guanti? Siamo riusciti ad averli, i meccanismi di protezione individuale li abbiamo utilizzati, abbiamo messo delle barriere per evitare possibili contatti”.