Imperia – Dopo la conferma dell’ex ministro Claudio Scajola sul tentativo di aver aiutato Amedeo Matacena, suo ex collega parlamentare, per avere asilo politico a Beirut, sono altre le novità che sono venute a galla durante l’interrogatorio del 9 maggio scorso dell’ex ministro dl carcere di Regina Coeli. Secondo quanto si legge su “Il Corriere della Sera” infatti Scajola avrebbe svelato anche buona parte dei suoi rapporti con Chiara Rizzo Matacena, la moglie del latitante: «Aiutai anche lei facendola lavorare per il tesoriere del Pdl Ignazio Abrignani» avrebbe dichirato l’ex ministro.
Quello che salta però all’occhio non è tanto l’aiuto lavorativo, ma quanto il fatto che Claudio Scajola avrebbe fatto pedinare Chiara Rizzo. A dirlo sarebbe stata la segretaria di Matacena, Maria Grazia Fiordelisi che, durante un interrogatorio fiume, sempre secondo quanto riportato da “Il Corriere della Sera” avrebbe ricostruito alcuni passaggi chiave come il suddetto pedinamento. Le indagine svolte dalla Dia avrebbero confermato questa “operazione” e il motivo del controllo parrebbe essere quello puramente della gelosia, ma non nei confronti del marito Matacena, ma dell’amico comune Francesco Bellavista Caltagirone chiamato nelle conversazioni “l’orco”.
Ecco così che tutta la vicenda, di ben altro peso politico e giudiziario, si tinge di rosa con particolari che sembrano di puro gossip. Altri particolari escono fuori infatti dopo l’interrogatorio della stessa segretaria dell’ex ministro Scajola, Roberta Sacco che dichiara che, secondo quanto riportato da TG Com 24, nel suo memoriale consegnato alle forze dell’ordine, Claudio Scajola avrebbe avuto una vera e propria ossessione per Lady Matacena con tanto di incontri riservati, fiori e biglietti per assistere al Festival di Sanremo.