4 Luglio 2024 07:17

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4 Luglio 2024 07:17

Coronavirus: dal Piemonte a Imperia per i figli, multato. Parla legale ex compagna. “Doveva rimanere a casa”

In breve: Interviene l'avvocato dell'ex compagna del 47enne multato.

Non posso che stigmatizzare il comportamento di chi, volontariamente, contravviene, ancor prima che alle norme giuridiche, alle regole del buon senso ed al rispetto della vita degli altri”.

Lo afferma R.G, co-difensore dell’ex compagna di A.C., il 47enne che ieri è stato multato dai Carabinieri per essersi recato a Imperia da Novara per vedere i figli, che vivono nel capoluogo ponentino con la madre.

Coronavirus, Imperia: parla il legale dell’ex compagna del 47enne multato

“Ritengo di dover intervenire in ordine alla notizia del “papà” recatosi in Imperia per fare visita ai figli e, a suo dire, ingiustamente sanzionato dai militari dell’arma.

Intervengo non tanto nella qualità di soggetto che per ragioni professionali ha diretta conoscenza della vicenda, ma nella qualità di cittadino che stigmatizza le notizie erroneamente sdoganate all’opinione pubblica.

Ritengo altamente inverosimile che i Comandi dei carabinieri interpellati abbiano risposto che il viaggio era fattibile, a meno che non siano state loro fornite false informazioni. Lascio però ai comandi interessati prendere posizione su tali affermazioni.

Quel che è ancor più inaccettabile è propalare ai quattro venti fatti non veri: non solo i figli del signore erano a casa, dove dovevano trovarsi e in compagnia della madre, ma, soprattutto, come noto all’A.C., il soggetto affidatario dei minori aveva sospeso le visite proprio a causa dell’emergenza sanitaria in atto. Il papà faceva meglio a, anzi avrebbe dovuto, restare a causa sua invece che scorrazzare per tutto il nord ovest.

Da cittadino, come detto, non posso che stigmatizzare il comportamento di chi, volontariamente, contravviene, ancor prima che alle norme giuridiche, alle regole del buon senso ed al rispetto della vita degli altri. “Una linea guida chiara e valida per tutti”, quella invocata dall’A.C., esiste e garantisce prima di tutto il diritto alla salute dei cittadini.

Non trovo nemmeno corretto presentare le forze dell’ordine, già impegnate in un lavoro estenuante in questo momento, come miopi aguzzini: se il signore avesse avuto diritto di vedere i minori, nessuno lo avrebbe sanzionato.

L‘A.C., purtroppo per lui, doveva rimanere a casa: di propria iniziativa ha invece consapevolmente violato le disposizioni obbligando i carabinieri ad adottare i provvedimenti sanzionatori (nonché a perdere tempo prezioso che poteva essere dedicato ad altro in un momento così delicato) volti a garantire la salute di tutti, primo fra tutti dello stesso A.C.”.

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