“Pensare a domani. Difficile in questi momenti in cui siamo in balia degli eventi. Ma è dovere della politica farlo, un compito a cui non può sottrarsi. E’ complicato oggi dire qualcosa di sensato, perché davvero nessuno può immaginare cosa sarà domani. Sono innumerevoli i dubbi e le domande sul nostro futuro – Con queste parole Luppi Claudio, di Imperia di Tutti Imperia per Tutti, interviene chiedendosi cosa succederà in futuro a seguito dell’emergenza Coronavirus.
Emergenza Coronavirus: Imperia di Tutti Imperia per Tutti si interroga sul futuro della città
Oggi in città si respira incertezza, preoccupazione. Come potrebbe non preoccuparsi chiunque faccia impesa, ad esempio un commerciante? Riaprirà? E nel caso riaprisse, i clienti, poi, torneranno nel suo negozio ? O si rivolgeranno agli acquisti online che già da anni gli fanno concorrenza e che forse oggi hanno ricevuto un ulteriore incentivo? Varrà la pena di riaprire ?
Il pensiero di questo commerciante deve essere il pensiero di tutta la comunità. La chiusura di un’ attività è una sconfitta per tutti, un impoverimento della città intera. E l’ambulante con la sua bancarella ? Come sarà, se ci sarà, il mercato che riempiva di gente, colori e profumi la città?
E’ necessario volgere la nostra attenzione al turismo, alla ricettività e a nuove forme di attrattività che potrebbero rendersi necessarie nel “dopo”, per non farsi trovare impreparati nel cogliere potenziali opportunità e mettersi al riparo da eventuali rischi. Dovremo forse ripensare alla cultura, alla fruizione dei musei,della biblioteca, del teatro, del cinema, rilanciandole. Senza trascurare le sfide che dovranno affrontare le associazioni in tutte le loro quotidianità che passano proprio dal fare cultura, all’assistenza, allo sport, all’educazione.
Pensiamo alla sanità, agli spazi a disposizione, alla qualità dei servizi, all’assistenza oppure, ancora, agli ammortizzatori sociali per chi il lavoro lo ha perso, ad esempio, e chissà se e quando lo ritroverà.
Servirà forse ripensare anche gli spazi comuni cittadini,alla loro fruizione? Dovremo ripensare alla città nel suo complesso, alle infrastrutture fisiche e digitali, alla comunicazione, ai servizi in generale?
Difficile immaginare ancora quante cose potrebbero cambiare o davvero cambieranno, forse ancora oggi non ci rendiamo conto di quanto tutto questo stia modificando la nostra vita e in quanti minimi risvolti e tanti aspetti,certamente, andranno oltre le possibilità di un singolo Comune.
In mezzo a tanti dubbi, a tante domande, quello di cui sono certo è che sia necessario cominciare a pensare a un grande progetto che coinvolga la città di Imperia in tutti i suoi settori e che coinvolga tutte le competenze disponibili, le sensibilità. Un progetto di ampio respiro che sappia rivolgersi anche al di fuori dei confini della nostra città, cercando spunti, collaborazioni, ispirazioni anche altrove.
E’ doveroso cominciare a sensibilizzare gli attori del cambiamento a tenersi pronti, a sollecitare un ragionamento comune. E’ necessario coinvolgere i cittadini, risvegliare il senso di comunità di una città troppe volte divisa ma che in questa terribile esperienza sta già dimostrando di sapersi mettere in gioco.Non basta uno slogan a migliorare la vita, Imperia deve farcela davvero, deve andare avanti senza lasciare indietro nessuno.
E’ oggi che tutti noi dobbiamo fare politica. Ogni singolo cittadino deve assumersi con responsabilità l’onere di pensare alla propria città domani. Le azioni, le scelte, gli atteggiamenti individuali che verranno messi in atto condizioneranno il futuro di Imperia. Spetta poi all’amministrazione vagliare le opportunità e provare a trovare la strada giusta, è compito della politica tutta impegnarsi oggi per pensare a domani”.
Luppi Claudio
Imperia di Tutti Imperia per Tutti