Un boato, poi il crollo. Così i testimoni hanno descritto il dramma del ponte di Albiano Magra, sbriciolatosi in pochi secondi, questa mattina, mercoledì 8 aprile.
Alla fine, il bilancio parla di un solo ferito, non in gravi condizioni. Una tragedia sfiorata, evitata solo per via delle limitazioni disposte dal Governo per l’emergenza Coronavirus. Il ponte, nel comune di Aulla (Massa Carrara) via primaria di collegamento tra Liguria e Toscana, normalmente è un continuo via vai, ma a causa delle restrizioni per fronteggiare il Covid-19, al momento del crollo erano in transito solo due furgoni.
Crollo ponte Albiano: le polemiche per la tenuta della struttura
Nel crollo sono rimasti coinvolti due furgoni, uno della Tim e l’altro del corriere espresso Bartolini. Fortunatamente sono rimasti al di sopra del ponte, nonostante il crollo. Uno dei due conducenti è rimasto illeso, seppur in stato di choc, l’altro è rimasto ferito, ma le sue condizioni non sono gravi. Ha rimediato un trauma toracico ed è ricoverato all’Ospedale di Pisa.
Nei mesi scorsi il ponte di Albiano era finito agli onori della cronaca in quanto travolto dalle polemiche per presunti problemi di stabilità. Nell’agosto del 2019 il Sindaco di Aulla scrisse ad Anas (ente gestore del ponte) chiedendo delle verifiche approfondite.
Nel novembre scorso, invece, a seguito dell’ondata di maltempo, si era formata una crepa sull’asfalto che aveva suscitato grande preoccupazione. A seguito del sopralluogo dell’Anas, però, non vennero riscontrati problemi di natura strutturale, tanto che non venne imposta alcuna limitazione alla circolazione.
Crollo ponte Albiano: parla presidente Liguria Toti. “Servono controlli e manutenzioni”
“Le immagini del ponte crollato ad Albiano Magra, in provincia di Massa Carrara, ci lasciano senza fiato – ha dichiarato Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria – E dimostrano ancora una volta che la manutenzione delle infrastrutture deve diventare una priorità assoluta per il nostro Paese. La Protezione Civile della Liguria ha subito offerto tutto il supporto possibile alla Toscana, a cui va la solidarietà dei liguri per un dolore che purtroppo conosciamo bene. Fortunatamente solo una persona è rimasta lievemente ferita, ma trovo inaccettabile che a quasi due anni dal crollo del ponte Morandi nel nostro Paese ci siano ancora cantieri rallentati da una burocrazia che sta diventando la vera nemica degli italiani. Servono subito controlli e manutenzioni su tutte le nostre strade, viadotti, gallerie. Quante altre immagini come queste ci vogliono per capirlo?”.
Le dichiarazioni dell’Anas
“A partire dal 2019, il ponte è stato oggetto di sopralluoghi e verifiche periodiche, anche rispetto a segnalazioni degli enti locali, che non hanno evidenziato criticità – spiega l’Anas in una nota stampa.
“La costruzione del ponte, costituito da una serie di cinque arcate in calcestruzzo con lunghezza complessiva di 258 metri, risale all’anno 1908, ricostruito nel secondo dopo guerra.
L’opera, unitamente a tutta l’arteria, è entrata in gestione ad Anas a novembre del 2018, a seguito dell’emanazione del DPCM 20 febbraio 2018, recante una revisione complessiva della rete stradale di interesse nazionale e della rete stradale di interesse regionale, in particolare quella toscana.
L’infrastruttura era, fino a tale data, gestita dalla Provincia di Massa e Carrara.
Allo stato non è possibile ipotizzare le cause del crollo improvviso dell’intera struttura. Sono in corso di verifica, di concerto con gli Enti locali, percorsi di viabilità alternativa da attivare nell’immediato”.