“Le misure adottate e prorogate stanno avuto un impatto sulla diffusione del virus”. Lo ha affermato Franco Richeldi, primario dell’Unità di Pneumologia al Policlinico Gemelli di Roma e componente del Comitato tecnico scientifico, nel corso della conferenza stampa di aggiornamento della Protezione Civile sull’emergenza Coronavirus in Italia.
Coronavirus, Italia: dati in negativo per ricoveri, terapie intensive e decessi
Angelo Borrelli
“Sono 102.253 i malati di Coronavirus in Italia, 1984 in più di ieri. Per quanto riguarda il dato dei ricoverati prosegue il calo della pressione sulle strutture ospedaliere. Sono 3.343 i pazienti nei reparti, 38 in meno rispetto a ieri.
Dei 102.253 malati totali, 27.847 sono ricoverati con sintomi, 297 in meno rispetto a ieri. La maggior parte dei pazienti postivi sono in isolamento domiciliare con lievi sintomi o senza sintomi, in totale 71.063.
Il numero dei deceduti di oggi è 431, in totale 19.899. Il numero dei contagiati totali, compresi morti e guariti, è di 156.363, con un incremento di 4.092 rispetto a ieri.
Per quanto riguarda i guariti, sono in totale 34211, 1667 rispetto a ieri.
Migranti
Oggi ho firmato un provvedimento per l’assistenza e per la sorveglianza sanitaria dei migranti soccorsi in mare o giunti sul nostro territorio nazionale a seguito di sbarchi autonomi. Provvedimento necessario dopo il provvedimento interministeriale che ha dichiarato i nostri porti non sicuri, perché abbiamo una situazione sanitaria di sofferenza per il coronavirus. Abbiamo individuato il capo dipartimento delle Libertà Civile e delle Immigrazioni del Ministero dell’Interno come il soggetto attuatole per assicurare la sorveglianza sanitaria con il supporto della Croce Rossa e delle strutture del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Si procederà all’individuazione di navi o di strutture sulla terraferma per garantire la quarantena dei migranti. Questo provvedimento sarà attuato per la prima volta con i 156 migranti attualmente a bordo della nave Alan Kurdi.
C’è l’esigenza di garantire anche ai migranti che sbarcano la sorveglianza sanitaria, l’isolamento e la quarantena. Per questo il dipartimento creerà delle strutture sia sulla terra ferma sia sulle navi per il periodo di quarantena.
Luca Richeldi, Policlinico Gemelli
“I dati sono piuttosto chiari. Vorrei proporre cautela sull‘interpretazione sul totale dei positivi, un dato che dipende dal numero dei test che vengono effettuati. Il numero dei test aumenta di giorno in giorno. Stiamo facendo più test, è utile per capire l’epidemiologia dei malati, ma di conseguenza falsa il numero dei positivi, perché più test facciamo più troviamo positivi.
Ci sono tre dati molto affidabili che ci dicono qual è l’impatto sul nostro sistema sanitario. I ricoverati: è una settimana che ogni giorno abbiamo un dato negativo sui ricoverati. Oggi è il calo più consistente, – 297 ricoverati. Le terapie intensive: è un dato critico perché riguarda i pazienti più gravi. È il nono giorno con segno negativo. Questo è un trend piuttosto affidabile. Significa che siamo riusciti, con i comportamenti di distanziamento sociale, a intervenire sul punto chiave del nostro sistema sanitario. Deceduti: nelle ultime due settimane oggi è il giorno con numero minore. Un numero ancora altissimo, ma, mettendo insieme la riduzione di questi tre elementi, ci fa vedere che le misure adottate e prorogate stanno avuto un impatto sulla diffusione del virus.
Rsa
Si sapeva fin dall’inizio che sarebbero stati dei punti di potenziale diffusione del virus e dei punti di aumentata letalità. Le persone nelle Rsa per definizione hanno bisogno di assistenza e sono vulnerabili non solo al Coronavirus ma anche a molte altre infezioni.
Per questo motivo l’ISS ha cominciato fin dai primi giorni a monitorare le situazioni nelle Rsa e ha prodotto un documento per monitorare le Rsa e per avere un piano di controllo per la diffusione nelle strutture, perché si prevede che, a parte quello che è successo, quello che succederà è importante. Ha in atto un piano per il controllo della diffusione del virus nelle Rsa che, insieme ai nuclei familiari, che in futuro saranno i principali potenziali focolai di nuovi contagi. L’attenzione è massima”.
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