“L’Asl 1 imperiese è la zona che presenta più criticità in relazione alle residenze sanitarie per anziani”. Lo ha dichiarato ieri, martedì 14 aprile, nel consueto punto stampa quotidiano sull’emergenza Coronavirus, Sonia Viale, vicepresidente e assessore alla Sanità della Regione Liguria.
Coronavirus, Liguria: Giovanni Toti su ordinanza riaperture. “Via libera per orti sono in comune residenza o in comuni limitrofi”
“Il weekend pasquale è finito bene. Ci sono state poche infrazioni. Di questo va riconosciuto l’impegno ai liguri e a tutti coloro che non sono venuti nelle seconde case, come qualcuno si aspettava. Il dato incoraggiante di oggi è che calano ancora gli ospedalizzati. I nuovi positivi, in totale 127 in più di ieri, arrivano tutti da cluster familiari e delle residenze per anziani.
Pochi minuti fa ho firmato un’ordinanza che sostituisce il decreto presidenziale firmato ieri. L’ordinanza specifica alcune cose in più per quel che concerne, in particolare, la coltivazione di orti, la manutenzione dei poderi e la cura degli animali da cortile. Una specifica resa necessaria per evitare che l’ordinanza possa portare ad una apertura incontrollata delle seconde case. Abbiamo specificato che l’ordinanza vale per terreni nel comune residenza o in un comune limitrofo.
Sul fronte delle mascherine, è ripresa oggi la distribuzione. Arriveranno entro la fine di questa settimana. Dalla prossima settimana saranno acquistabili anche in farmacie e edicole. Ne sono arrivate molte altre anche ieri. Non ci saranno problemi di sorta.
Il fatto che Regione Liguria abbia, in accordo con tutte le rappresentanze dei settori interessati, disposto timide riaperture in settori quali edilizia, balneari e nautica, significa che chiediamo ancora una maggiore attenzione nel rispetto dei dispositivi di sicurezza e delle distanze sociali.
Domani nascerà una sorta di task force Colao in salsa ligure. L’obiettivo è applicare le norme nazionali al tessuto produttivo ligure e a normare le parti oggi scoperte”.
Sonia Viale
“La nostra attenzione è rivolta in particolare alle residenze sanitarie per anziani. Sono arrivati i primi risultati dei test sierologici eseguiti su ospiti e personale. Ne abbiamo eseguiti più della metà. Per quanto concerne gli ospiti, su 2353 test eseguiti, è risultato che l’86% non è venuto a contatto con il virus. Per quanto riguarda, invece, il personale, su 1682 test eseguiti, il 91% non è venuto a contatto con il virus.
Nella giornata di ieri abbiamo avviato una mappatura delle criticità nelle residenze per anziani della nostra regione. Ci stiamo lavorando con un gruppo di esperti Alisa. La mappatura ci consente di fare un’implementazione delle azioni. Partiremo dalle residenze che si trovano in situazioni critiche, il 40% dell’intero sistema.
Le nostre azioni saranno a supporto. Noi vogliamo accompagnare, non ci sono indagini su cosa non ha funzionato. Arriveranno 13 medici e 5 infermieri nelle Rsa. A supporto dell’Asl 1 arriveranno altre 9 unità di infermieri. Questo perché l’Asl 1 è la zona che presenta più criticità in relazione alle residenze sanitarie per anziani”.
Giacomo Giampedrone
“Sono state consegnate 100 mila mascherine, smistate su tutto il territorio regionale. Proseguiremo fino al raggiungimento del milione di mascherine consegnate. Ci sarà successivamente la distribuzione, con modalità che vi comunicheremo, di un altro milione di mascherine, tramite farmacie e edicole.
Lo strumento delle mascherine diventerà uno strumento di largo consumo. Sappiamo bene che con una o due mascherine non si risolveranno i problemi. Il nostro è un segnale.
Vi chiediamo ancora un pò di pazienza. La distribuzione messa in atto da Poste Italiane terminerà intorno al 27 aprile. Se qualcuno non dovesse ricevere le mascherine al termine dell’interna distribuzione, gliela consegneremo attraverso la Protezione Civile. Abbiamo anche fatto arrivare 102 mila mascherine FFP2. E’ in atto un piano di distribuzione con la sanità. La restante parte andrà al mondo produttivo“.