“Mi metto nei panni delle molte persone che durante questa emergenza sono costrette a vivere alla giornata. Una bolletta simile significa tagliare le gambe a una famiglia”. Lo afferma Manuel Virgilio, artigiano 48enne, residente a Costarainera, in riferimento alla bolletta da ben 1.012 euro ricevuta da Rivieracqua pochi giorni fa, in piena emergenza Coronavirus.
Il 48enne ha già provveduto il pagamento, ma le sue preoccupazioni sono rivolte in particolare a chi in questo periodo non può lavorare a causa delle disposizioni imposte dal Governo, per cui l’esborso di una somma simile può davvero rappresentare uno scoglio difficile da affrontare.
Coronavirus, Costarainera: bollette Rivieracqua da capogiro
“Abbiamo contattato Rivieracqua per far presente la situazione – spiega Manuel Virgilio a ImperiaPost – e ci hanno ribadito che si tratta di un conguaglio (dal 2017 al 2019), sottolineando che nei mesi precedenti abbiamo pagato meno. Questo lo sappiamo, ma non è colpa nostra se hanno inviato pagamenti più bassi in precedenza. Ricevere una stangata simile in questo periodo storico così difficile non è accettabile.
Ci tengo a sottolineare che il mio malumore non è finalizzato a non pagare la bolletta, anzi, la bolletta l’ho già pagata.
Il mio sfogo deriva dal fatto che mi metto nei panni delle molte famiglie che durante questa emergenza sono costrette a vivere alla giornata. C’è chi, come me che sono artigiano, non può più lavorare e non ha entrate da settimane, e che magari ha dei figli e non ha abbastanza risparmi per arrivare alla fine del mese.
Se a questo ci aggiungiamo una bolletta da mille euro, come fanno a sopravvivere? Mi metto nei panni delle persone che possono essere in una situazione critica, e sono tante purtroppo. Rendiamoci conto che, anche nel caso in cui si ricevesse il bonus da 600 euro per le partite iva, la somma ricevuta non sarebbe neanche sufficiente per pagare la bolletta. Vorrebbe dire tagliare le gambe a una famgilia.
Penso che sarebbe bastato un po’ di buon senso per aspettare un altro momento più opportuno o, perlomeno, di dare la possibilità di rateizzare la somma così elevata. Invece, la scadenza è per il 30 aprile 2020″.