“È mancato Carlo Arbarelli, stroncato da una malattia che ha avuto la meglio in un tempo troppo veloce. Carlo porta via con sé un pezzo della mia vita, anni trascorsi insieme, e con Patrizia e Diego, in epiche (per noi) escursioni in montagna, a conoscere i rifugi delle Alpi Marittime, punto di partenza per raggiungere la cima del Toraggio con il Sentiero degli Alpini, la vetta del Marguareis, fino al Parco dello Stelvio – Queste le parole di cordoglio di Rosanna Brun, ex sindaco di San Bartolomeo al Mare, a seguito della scomparsa di Carlo Arbarelli, stroncato da una brutta malattia. Arbarelli, geologo in pensione, ed ex vice Sindaco di San Bartolomeo al Mare è venuto a mancare nella giornata di ieri, giovedì 16 aprile, all’età di 66 anni.
Al dolore per la scomparsa di Carlo, si aggiunge anche il sindaco Valerio Urso e tutta l’Amministrazione Comunale di San Bartolomeo al Mare. “Ottima persona, amministratore pubblico molto impegnato“.
Morte Carlo Arbarelli, il cordoglio di Rosanna Brun
“Negli anni successivi altre avventure ci attendevano, caro Carlo, per le quali abbiamo lasciato indietro la montagna, dedicando i migliori anni della nostra vita, fianco a fianco, alla gestione della Amministrazione Comunale di San Bartolomeo al Mare, nel primo decennio entrambi membri della Giunta Comunale, nel secondo decennio io da Sindaco e tu da Vice Sindaco.
Fu durante questa seconda esperienza che scoprimmo quanto fosse utile l’affiatamento acquisito in montagna. Intenderci con un solo sguardo, avere fiducia assoluta uno dell’altra, confrontare costantemente i rispettivi punti di vista per esaminare le questioni in maniera puntuale, per delineare obiettivi e programmi, per elaborare progetti. La tua competenza era un grande patrimonio a cui attingere, cosí come la tua pacatezza . Tu facevi poche parole, io qualcuna in piú … Tu mi guardavi le spalle mentre io andavo in avanscoperta.
Sarebbe banale e riduttivo dire “altri tempi”, no, si trattava di “altre scelte”, soprattutto di una altra concezione di gestione della “cosa pubblica”, costituita da una profonda conoscenza della realtá e da un forte radicamento, dalla volontá di tutelare il territorio e di promuovere sviluppo sostenibile perseguendo esclusivamente interessi di carattere generale.
Tutta la squadra accanto a noi lavorava nella medesima direzione, senza propri orticelli da coltivare, ed anche la cittadinanza sosteneva tali impostazioni manifestando apprezzamento e fiducia, ció che segna forse la maggiore differenza rispetto all’oggi.
Lunghi anni di lavoro assiduo e intenso, di ostacoli da superare, di tensioni forti, durante i quali Patrizia e Diego, che abbiamo un po’ trascurato, hanno forse pagato il prezzo piú alto. Ma sono stati anni durante i quali gli importanti obiettivi raggiunti ci hanno restituito innegabili riconoscimenti e pubbliche soddisfazioni.
Caro Carlo, come potró abituarmi a non averti piú qui, a non poterti chiedere cosa pensi, a non avere piú la tua opinione su quel che accade ? Per chi resta la vita certamente continua, ma richiede la fatica di ri-adattarci a viverla in una maniera diversa, tirando avanti senza quei pezzi importanti di noi stessi che abbiamo perduto. Abbraccio Patrizia, Marta e Giulia, la nonna Giulia, alle quali mancheranno tanti fondamentali pezzi di sé”.