24 Dicembre 2024 00:24

24 Dicembre 2024 00:24

Coronavirus: bloccata in casa, anziana soccorsa dai Carabinieri. “Ecco le sue medicine”

In breve: Nel bisogno, ha chiamato proprio i Carabinieri, i quali l’hanno raggiunta a casa, rassicurata, hanno recuperato il contenitore per le medicine

Nella relazione ufficiale del 24 giugno del 1864, la Commissione Affari interni della Camera riferì al Governo, tra l’altro, che “L’interesse che tutti prendono perché l’Arma dei Carabinieri Reali (parte eletta dell’Esercito) proceda di bene in meglio è in ragione del pregio in cui essa è tenuta e degli indefessi e segnalati servigi che la rendono dovunque veramente benemerita del Paese”.

“Benemerita” è quindi un termine che designa comunemente l’Arma dei Carabinieri in ragione della spontanea riconoscenza popolare per i “Servigi” forniti anche di fronte alle calamità naturali. Proprio in questi giorni di emergenza sanitaria, la capillarità dell’Arma sta evidenziando la sua prerogativa sociale tanto che la Centrale Operativa della Compagnia di Sanremo è stata contattata da una signora di Bussana, costretta a casa e nell’impossibilità di muoversi, poiché stava terminando alcuni indispensabili farmaci salvavita.

La donna non ha altri, non ha mezzi con cui spostarsi e vive in modo molto riservato. Nel bisogno, ha chiamato proprio i Carabinieri, i quali l’hanno raggiunta a casa, rassicurata, hanno recuperato il contenitore per le medicine, le prescrizioni mediche, sono andati in farmacia e, infine, le hanno portato ciò di cui necessitava. Nel frattempo, per scambiare due parole e condividere qualche momento in compagnia, le hanno confermato che i Carabinieri sono a sua disposizione, in qualsiasi momento, chiamando il numero urbano della caserma o il 112. Nell’occasione, le hanno suggerito alcuni accorgimenti per evitare di essere truffata: “Ricordi, Signora: se lei chiama i Carabinieri, noi veniamo in uniforme, con la macchina con i lampeggianti e la scritta Carabinieri. Non le chiediamo soldi, né di vedere gioielli”.

I Carabinieri, che la storia ci presenta altresì mediante “umorismo di barzellette”, come cantava il compianto Giorgio Faletti nel 1994 a Sanremo, hanno operato anche a Ventimiglia, dove una persona ha contattato la locale Stazione Carabinieri per ritirargli la pensione, non avendo la possibilità di riscuoterla. Il Comandante della Stazione, risolte le necessarie incombenze, l’ha consegnata a domicilio.

Non è un caso eccezionale, ma risponde alle clausole della convenzione sottoscritta da Poste Italiane e dall’Arma dei Carabinieri grazie alla quale tutti i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che riscuotono la pensione in contanti presso gli Uffici Postali, possono chiedere di riceverla presso il loro domicilio, delegando al ritiro i Carabinieri.

L’accordo prevede che il servizio non potrà essere reso a coloro che:

  • − abbiano già delegato altri soggetti alla riscossione;
  • − siano in possesso di un libretto o un conto postale;
  • − vivano con familiari o comunque questi siano dimoranti nelle vicinanze della loro abitazione.

L’accordo è parte del più ampio sforzo messo in atto dai due partner istituzionali, ciascuno nel proprio ambito di attività, per contrastare la diffusione del Covid-19 e mitigarne gli effetti, anche mediante l’adozione di misure straordinarie volte ad evitare gli spostamenti fisici delle persone, ed in particolare dei soggetti a maggior rischio, in ogni caso garantendo il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro. L’iniziativa permette anche di tutelare i soggetti beneficiari dall’esposizione al contagio, ovvero dai rischi di essere vittime di reati come truffe, rapine e scippi.

In base alla richiamata convenzione, i Carabinieri si recheranno presso gli sportelli degli Uffici Postali per riscuotere le indennità pensionistiche per poi consegnarle al domicilio dei beneficiari che ne abbiano fatto richiesta a Poste Italiane, rilasciando un’apposita delega scritta. I pensionati potranno contattare il numero verde 800 55 66 70 messo a disposizione da Poste o chiamare la più vicina Stazione dei Carabinieri per chiedere maggiori informazioni. La collaborazione è frutto della consapevolezza di entrambi i sottoscrittori di ricoprire un ruolo strategico a sostegno del Paese e conferma la loro vocazione alla prossimità verso i territori e le categorie più fragili.

Il risultato è scaturito dalla capacità dei Carabinieri e degli operatori di Poste Italiane di intercettare i fabbisogni della popolazione e riuscire, grazie alla presenza capillare sia dei Comandi Stazione Carabinieri sia degli Uffici Postali sull’intero territorio nazionale, a fornire un servizio efficace e solidale. Il servizio di erogazione e consegna al domicilio delle pensioni agli ultra settantacinquenni sarà assicurato per l’intera durata dell’emergenza Covid-19.

I “servigi” – relativi ad attività di assistenza, soccorso e supporto – dell’Arma benemerita sono nati nel 1814 e continueranno anche dopo l’emergenza Coronavirus, con equilibrio e responsabilità Ricordate allora: #possiamoaiutarvi.

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