Si chiamava Processione Generale. Era , un tempo, quella a cui confluiva la maggior parte della popolazione di Dolcedo e delle frazioni. Il richiamo e l’ urgenza della devozione erano condensati in un detto che in dolcedese suonava così “Chi nu ghe po andö, u se ghe fa purtö ” (chi non ci può andare, ci si fa portare).
La processione si faceva in onore della Madonna delle Grazie alla quale è dedicata una cappella nella navata destra della Chiesa Parrocchiale San Tommaso.
Certamente la Madonna elargisce Grazie a chiunque si rivolga a lei con Fede, ma a Dolcedo, in occasione di questa festa, accorrevano soprattutto le famiglie con bambini, affinché fossero protetti dalla Vergine e ricolmati delle sue benedizioni.
Da qui l’altro detto che veniva ripetuto nei giorni della Novena “Chi nu n’a, u si fa prestö “ chi non ne ha, se li fa imprestare, chiaramente alludendo ai bambini.
Oggi un pensiero speciale va proprio a loro che, più degli adulti, subiscono questa situazione di emergenza, costretti in casa, pur nella loro voglia naturale di muoversi e conoscere il mondo.
Ed è pensando a loro, ma anche a tutti i devoti di questa ricorrenza, che il Parroco don Carmelo Licciardello vuole trasmettere in diretta la Santa Messa (a porte chiuse in osservanza del decreto governativo) delle ore 10, di domenica 26 aprile, affinchè possano assistere al Rito Tradizionale di consacrazione alla Madonna e si sentano raggiunti nelle loro case dalla presenza viva della Madre Celeste.
La Santa Messa potrà essere seguita sul canale YouTube:
www.youtube.com/channel/UCR-BYMiCHCIuSCYp3NEMkTw
visibile anche dal sito www.parrocchiadolcedo.it cliccando su diretta YouTube