Il Sindaco Claudio Scajola boccia la linea Toti e mantiene in vigore tutte le misure restrittive in materia di Coronavirus sino al prossimo 4 maggio, seguendo dunque i dettami dal Governo Conte. Ad annunciarlo il Comune di Imperia, con una nota stampa.
Di fatto, dunque, nel capoluogo ligure non saranno consentiti, ad esempio, take away, jogging, pesca, passeggiate. Una situazione paradossale, un cortocircuito istituzionale, tutto interno alla Liguria, che crea non poca confusione in una cittadinanza già fortemente provata.
Coronavirus, Imperia: lockdown confermato sino al 4 maggio
Il sindaco di Imperia, Claudio Scajola, ha appena firmato un provvedimento che conferma sino al 3 maggio 2020 le disposizioni della propria ordinanza del 15 aprile 2020 per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica in corso.
Il primo cittadino del Capoluogo ha disposto di attenersi alle disposizioni vigenti dettate dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 aprile 2020 valevoli fino al 3 maggio 2020 e “di attuare la c.d. Fase 2 secondo le disposizioni e il crono-programma disposto dal DPCM di ieri, che sarà vigente a partire dal 4 maggio 2020”.
La decisione è stata assunta alla luce dei dati epidemiologici riscontrati nella Città di Imperia, tuttora di particolare rilevanza, che “non consentono l’adozione di misure estensive rispetto a quanto disposto a livello nazionale”.
Nel provvedimento si sottolinea che “l’adozione di nuove misure a livello locale contribuisce a diffondere incertezza tra i cittadini sulle norme effettivamente vigenti e sul comportamento corretto da adottare, nonché sull’azione di controllo da parte delle Forze dell’Ordine e degli Enti a ciò preposti”.
Il provvedimento è stato trasmesso al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Interno, al Ministero agli Affari regionali, al Commissario della Protezione Civile, al Prefetto di Imperia e al Presidente della Regione Liguria.