27 Dicembre 2024 08:06

27 Dicembre 2024 08:06

Imperia: 25 aprile e 1 maggio, l’intervento di Rifondazione Comunista. “Ribadiamo con forza il valore fondativo della Liberazione”

In breve: Così il Partito della Rifondazione Comunista – Federazione Provinciale di Imperia - tramite una nota stampa.

“Anche in frangenti difficili come quelli che stiamo attraversando non ci sfuggono queste due date: la prima – il 25 aprile – ha partorito la Costituzione Italiana, con i suoi principi scolpiti che fanno impallidire ogni altra regola civile della storia nostra, e non solo. La seconda, il 1º maggio, rappresenta il mandato applicativo della Costituzione; perché è il lavoro che – solo – può e deve dare libertà e dignità al cittadino – Così il Partito della Rifondazione Comunista – Federazione Provinciale di Imperia – tramite una nota stampa.

“Ribadiamo con forza il valore fondativo della Liberazione non solo con gratitudine per chi la ha concretizzata con coraggio e lungimiranza, ma anche con il costante impegno di contrastare ogni forma di fascismo e le sue diverse sfaccettature: sfruttamento e prevaricazione, patriarcato, razzismo, nazionalismo e guerra. Per questo la lotta di liberazione ci impegna alla promessa della sua difesa ad oltranza dell Lavoro.

Dobbiamo difendere i diritti sempre più violati, come sicurezza nei luoghi di lavoro e dignità, le garanzie sempre più aggirate, il suo valore imprescindibile per una comunità sociale, ed opporci alla sua dequalificazione a fronte della valorizzazione del fare soldi coi soldi e alla sua messa in secondo piano rispetto alla rendita, il suo valore imprescindibile per una comunità sociale.

Perché la nostra Repubblica è fondata sul Lavoro (art. 1), ma anche su quell’articolo 36 che sancisce l’equa retribuzione ed obbliga al riposo e sull’art. 3 che ci ricorda che Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali…, senza distinzione di sesso, di razza, …, di condizioni personali e sociali.

Ed è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. 25 aprile: Libertà e Dignità – 1º maggio: Lavoro e Diritti Per ripartire dalla Resistenza: resistendo ad oltranza per un diverso modello di sviluppo, responsabile per le generazioni che verranno, sano, equo, fraterno”. 

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