“La maggior parte dei tamponi positivi arrivano purtroppo dalle Rsa, ma questo è un dato costante. Su 100 tamponi positivi, 42 tamponi la scorsa settimana e 49 questa settimana arrivano dalle Rsa”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Giovanni Toti nella consueta conferenza stampa di commento dei dati relativi all’epidemia da Coronavirus.
Coronavirus, Liguria: aumento contagi in Rsa
“L’aumento dei contagi arriva da una politica molto seria e aggressiva sui tamponi soprattutto nelle Rsa che restano ovviamente il luogo più complesso, preso in carico dal nostro sistema sanitario da molte settimane, coadiuvato dal personale non solo delle Asl ma anche dal personale della protezione civile.
Sui decessi nascono polemiche incomprensibili, i decessi Covid in questa regione sono classificati esattamente come li classifica il Ministero della Salute. In realtà è l’Istituto Superiore di Sanità che certifica che una persona sia morta di Covid, noi registriamo la pratica.
Oggi è stato a Genova il Presidente del Consiglio Conte. Abbiamo anche parlato dell’ordinanza di Regione Liguria e di tutte le Regioni italiane perché ordinanze simili alle nostre sono state fatte da Regioni di vario colore politico. Abbiamo ribadito al Presidente del Consiglio, cosa che discuteremo domani con il ministro Boccia e il ministro Speranza, l’esigenza e la necessità di un migliore proseguo della fase 2 che si aprirà a partire da lunedì.
L’esigenza che il Governo dia delle linee guida e che consenta alle Regioni di poterle applicare attraverso ordinanze non solo ulteriormente restrittive, ma anche migliorative rispetto a quello che il Governo stabilisce a seconda dalle zone, a seconda di parametri molto seri sull’andamento dei contagi che non possono che essere a nostro avviso quelli dei numeri ospedalieri. E come avete visto la situazione della Liguria è una situazione incoraggiante.
Speriamo di avviare un percorso di collaborazione tra le Regioni e il Governo in modo di applicare a ciascuna Regione regole anche diverse a seconda della situazione dell’epidemia e anche a seconda delle sue esigenze economiche e sociali che molto spesso sono diverse”.
