“Noi dializzati non siamo carne da macello”. E’ delusa e amareggiata Giuseppina Marocco, 37 anni, di Diano Marina. Dializzata da quasi 12 anni, tre volte a settimana si reca in Ospedale, ad Imperia, per la terapia. All’inizio della pandemia di Coronavirus la direzione sanitaria forniva ai pazienti la mascherine, oggi non più.
Coronavirus, Diano Marina: niente mascherine per pazienti dializzati
“Io sono una dializzata da quasi 12 anni – racconta Giuseppina a ImperiaPost – All’inizio di questa pandemia hanno cominciato a darci, a noi pazienti, mascherine chirurgiche. Adesso, ultimamente, la direzione sanitaria non da più mascherine per i pazienti. Le dà solo, per medici e infermieri. A noi non ci spettano.
Questo non mi sembra giusto, non siamo carne da macello. Abbiamo diritto almeno ad una mascherina, come si faceva prima, una volta alla settimana. Da riuscire ad avere almeno una protezione, noi abbiamo diritto ad essere protetti.
Prima ci davano le mascherine chirurgiche, che sono riconosciute dallo Stato. Ora ci danno dei ‘panni swiffer’, come li chiamo io. Come si fa a proteggere una persona con questi panni? Non si può.
Mi sono dovuta comprare io, invalida al 100%, le mascherine, a due euro l’una. Ma stiamo scherzando? Quando esco di casa per andare a fare la spesa mi metto due mascherine, giusto per dare l’idea della mia condizione. E quando vado in Ospedale, dove dovrei essere protetta nel migliore dei modi, mi trovo con un panno?
Io chiedo per favore alla Regione, alla direzione Sanitaria, che facciano qualcosa per i pazienti dializzati che hanno bisogno di mascherine di protezione e non di panni per togliere la polvere”.
