Coronavirus, Rapporto Istat-Iss sui dati di mortalità in Italia
Considerando i dati nazionali, secondo il rapporto, dal 20 febbraio al 31 marzo 2020 in Italia sono stati 13.710 i morti per Covid-19. I dati si riferiscono ai 6.866 comuni (87% dei 7.904 complessivi) considerati nell’analisi.
L’obiettivo dello studio è quello di fornire una lettura integrata dei dati epidemiologici di diffusione dell’epidemia di Covid-19 e dei dati di mortalità totale acquisiti e validati da Istat.
Italia
Considerando il mese di marzo 2020, a livello medio nazionale si registra una crescita del 49,4% dei decessi per il complesso delle cause. In particolare, dal 20 febbraio al 31 marzo, i decessi passano da una media di 65.592 (degli anni 2015-2019) a 90.946 nel 2020. Dell’eccesso di 25.354 unità, il 54% è costituito dai morti diagnosticati Covid-19, 13.710.
Secondo il rapporto, per i casi restanti ci possono essere tre cause: “una ulteriore mortalità associata a Covid-19 (decessi in cui non è stato eseguito il tampone), una mortalità indiretta correlata a Covid-19 (decessi da disfunzioni di organi quali cuore o reni, probabili conseguenze della malattia scatenata dal virus in persone non testate, come accade per analogia con l’aumento della mortalità da cause cardiorespiratorie in corso di influenza) e, infine, una quota di mortalità indiretta non correlata al virus ma causata dalla crisi del sistema ospedaliero e dal timore di recarsi in ospedale nelle aree maggiormente affette”.
Regioni
A livello regionale è in Lombardia che si riscontra l’inversione più marcata: si passa da una diminuzione dei decessi del 7,5% nel biennio gennaio-febbraio 2020 – rispetto alla media nello stesso periodo 2015-2019 – ad un aumento del 185% nel mese di marzo, seguono l’Emilia Romagna, con un aumento del 70%, il Trentino Alto-Adige (65%), e le Marche la Liguria e il Piemonte, con incrementi dell’ordine del 50%.
Nel dettaglio, in Liguria l’aumento è stato del 50,3%. I decessi totali nel periodo 20 febbraio – 31 marzo 2020 sono stati 3.234 (di cui 368 decessi diagnosticati Covid-19), a fronte di una media dei 5 anni precedenti di 2.364 unità.
Province
Le province più colpite dall’epidemia sono state Bergamo, che ha registrato un incremento dei decessi, nel mese di marzo 2020 rispetto alla media nello stesso periodo degli anni 2015-2019, del 568%, Lodi (371%9, Piacenza (264%) e Parma (2018%).
In provincia di Imperia, che è stata inserita nella tabella delle province ad alta diffusione di Coronavirus, dal 20 febbraio al 31 marzo 2020 si sono registrati 463 decessi (di cui 61 diagnosticati Covid-19), a fronte di una media dei 5 anni precedenti di 296 unità.