“Lunghe code per nulla, stamattina la distribuzione delle mascherine avviene con molta difficoltà: la decantata capacità di agire e reagire è solo uno spot televisivo” .Lo affermano i Consiglieri di Linea Condivisa, Partito Democratico e Italia Viva, commentando la distribuzione delle mascherine gratuite organizzata dalla Regione Liguria attraverso le farmacie.
Il sistema informatico, infatti, questa mattina ha subito alcuni malfunzionamenti a causa del sovraccarico di lavoro.
Coronavirus, Liguria: distribuzione mascherine in farmacia. Le critiche delle opposizioni
Linea Condivisa, PD e Italia Viva
“Cronaca di un disastro annunciato: questa mattina la tanto decantata distribuzione di mascherine nelle farmacie del territorio regionale è risultata un fallimento senza appello.
Le mascherine quasi ovunque sono arrivate nel pomeriggio di ieri e gli Operatori non hanno avuto il tempo di caricarle nel sistema, che oggi ha inizialmente dimostrato difficoltà di accesso, fuori intanto si sono create lunghe code di cittadine e cittadini, in attesa della consegna.
Una operazione che doveva essere gestita con buon senso e capacità organizzativa, diventata per taluni una occasione di propaganda elettorale, con un sistema che ha mostrato i suoi limiti, mettendo in difficoltà sia la comunità, sia le farmacie, che si trovato a lavorare con un sistema che non funziona.
Inoltre, ad aggravare la situazione, il tutto non è stato gestito in termini di flussi, infatti si sono create file, e quindi assembramenti di persone, in barba a tutte le norme e prescrizioni vigenti. La tanto decantata, a livello pubblicitario, capacità di agire e reagire sembra davvero poca cosa”.
Movimento 5 Stelle
“Tanta propaganda e pochi fatti, come al solito – afferma il consigliere regionale Fabio Tosi – Oggi i liguri si sono presentati in farmacia per ritirare le mascherine gratuite promesse dalla giunta Toti in pompa magna: peccato che poco dopo le 8 del mattino, quando le richieste sono diventate ‘importanti’, il sistema informatico sia andato in tilt. Diversi farmacisti segnalano che non appena si tenta di scansire il tesserino sanitario del cliente, il sistema si blocca restituendo ‘errore’. Morale: tanti liguri in coda davanti alle farmacie per ricevere le sospirate due (due!) mascherine chirurgiche, che poi non vengono loro consegnate perché il sistema informatico regionale va in tilt.
Criticità che sono state riscontrate anche su un altro fronte: dal 1 maggio, in Liguria sarebbe dovuto diventare elettronico anche il buono celiachia. Sul sito di A.Li.Sa ad esempio si legge: ‘Il buono celiachia diventa elettronico (dematerializzato): per gli acquisti dei prodotti inseriti nel registro nazionale del ministero della Sanità sarà sufficiente avere con sé la propria tessera sanitaria insieme al pin. Per utilizzare il budget mensile, a cui si ha diritto, sarà sufficiente comunicare alla cassa che si intende usufruire del budget per il pagamento dei prodotti, inserendo nell’apposito dispositivo la tessera sanitaria e digitando il proprio pin. Come già per i buoni cartacei, il credito avrà validità di un mese, al termine del quale la tessera si ricaricherà automaticamente. Il cittadino potrà usufruire dei buoni in tutto il territorio regionale e non solo nella Asl di residenza’. Questo in teoria. Ma funziona? Macché: alla prova del nove, la tessera sanitaria non funziona e i prodotti li paghi a prezzo pieno senza poter usufruire del buono celiachia”.