Con una lettera aperta i consiglieri regionali di “Linea Condivisa”, Francesco Battistini e Giovani Pastorino, si appellano al Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e all’assessore alla Sanità Sonia Viale al fine di attivare un protocollo basato su plasmaferesi di plasma iperimmune nella terapia contro il COVID19.
ECCO LA LETTERA
Egregio Presidente, Gentile Assessore,
Vi scriviamo questa breve lettera aperta per chiedervi di ascoltare la proposta che abbiamo portato all’attenzione dei capigruppo per il Consiglio regionale dell’8 maggio scorso. L’oggetto di quell’Ordine del Giorno riguarda l’attivazione, anche in Liguria, di un protocollo basato su plasmaferesi di plasma iperimmune nella terapia contro il COVID19.
All’Ospedale San Matteo di Pavia il professor Giuseppe De Donno, medico pneumologo, ha avviato una terapia che sta dando ottimi risultati dimostrandosi particolarmente efficace per il trattamento di pazienti positivi al nuovo Coronavirus. Noi, come Linea Condivisa, volevamo immediatamente discutere e dunque votare quel documento che vi avrebbe impegnato ad attivare subito un tavolo tecnico-scientifico per avviare la sperimentazione anche nella nostra regione.
La maggioranza ha ritenuto, a nostro avviso sbagliando, di non sottoscrivere l’atto e così abbiamo perso un’occasione importante: agire tempestivamente e farlo in piena coesione tra tutte le rappresentanze politiche che siedono in Aula. Noi quel documento lo abbiamo depositato al termine del Consiglio e lo porteremo in trattazione già a partire dalla prossima seduta. Vorremmo però, con questa lettera, invitarvi ad anticiparci e quindi ad anticipare i tempi. Molte regioni si stanno già attrezzando, sono partite o stanno partendo in queste ore.
Il Nuovo Ospedale Apuano di Massa, nella vicina Toscana, ha annunciato l’avvio del protocollo di plasmaferesi. Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha lanciato un appello rivolto ai suoi concittadini per la donazione di plasma iperimmune per aumentarne le scorte e massimizzare le terapie. Noi non possiamo permetterci di rimanere, per l’ennesima volta, al palo. Invitate, oggi stesso, i vostri consulenti scientifici a studiare questo protocollo, a verificarne la bontà, a interloquire, se necessario, con gli esperti del San Matteo di Pavia e poi a predisporre la somministrazione della terapia anche in Liguria, per i nostri concittadini”.