“Non possiamo più aspettare, dobbiamo ripartire al più presto. La Regione Liguria è una regione che con l’estate con il turismo, con le nostre spiagge, con gli alberghi, i ristoranti, i bar campa così come gli estetisti, i parrucchieri e tutti quanti campano con il loro lavoro è giusto che tornino a lavorare. Fino al giorno 18 il Governo ha vietato ogni tipo di riapertura, dal 18 la Regione Liguria si prende la sua possibilità di decidere”. È questo l’annuncio fatto poco fa dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti via Facebook.
“Stiamo andando nella direzione giusta grazie all’impegno di tutti noi. Siamo stati bravi, capaci, rigorosi nella nostra chiusura. Io ho sentito numerosi sindaci, della polizia municipale dove la gente è uscita, le persone sono state ordinate. La maggior parte delle persone mette la mascherina quando incontra altre persone. Stiamo riprendendo la nostra vita, possiamo proseguire sulla nostra strada, tornare al lavoro, ritornare alla vita. Spero che i protocolli dell’Inail siano ragionevoli per riaprire le proprie attività.
Stiamo lavorando alla nuova ordinanza, consentiremo alle famiglie di poter andare nelle seconde case, di andare in barca e di fare sport. Diremo che da lunedì i negozianti, i parrucchieri, le estetiste potranno andare a mettere a posto. Dal 18 si riparte con tutte le attività. La situazione è difficile, l’inps non paga la cassa integrazione. Il sussidio da 600 ad alcuni è arrivato solo oggi. Non possiamo più aspettare, dobbiamo ripartire al più presto. Spero che il Governo riapra le regioni e si possa nuovamente far viaggiare le merci. Ci sono 10 mila camion che ogni giorni girano nella nostra regione.
Abbiamo agito con grande rigore e fermezza. Si deve ripartire. Stiamo cercando di aiutare i lavori stagionali, diamo una mano ad attrezzare i locali per il covid. Mi auguro che il Governo faccia i protocolli di sicurezza in fretta. Domani sera diremo un po’ di novità.
Si potrà andare in barca con la famiglia, si potrà andare nei negozi per fare i lavori del caso e cambiare la merce magari bloccata da mesi. Si apriranno le spiagge libere, ci saranno persone che controlleranno per fare si che non si sia troppo accavallati. Noi dal 18 vogliamo tornare a lavorare”.