In risposta alle sollecitazioni della Coldiretti sul sito del Governo è stata pubblicata la FAQ che chiarisce che non solo gli alberghi, ma tutte le strutture ricettive, e quindi anche gli agriturismi, possono ospitare le persone che sono autorizzate a muoversi nel periodo di emergenza epidemiologica.
Chiarimento fondamentale che arriva per uno dei settori liguri più colpiti dalle conseguenze del Covid-19, che senza una decisa svolta rischia perdite, a livello italiano, per quasi un miliardo nel 2020. Queste strutture ricettive sono spesso situate in zone isolate dell’entroterra, a conduzione familiare, con un numero contenuto di posti e con ampi spazi all’aperto dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza anti coronavirus.
“Nei nostri agriturismi – afferma Marcello Grenna, Presidente di Terranostra Liguria – ci sono tutte le condizioni per il rispetto delle misure di precauzione. Chiediamo di poter ripartire, dopo che la chiusura forzata ha fatto saltare sia il periodo pasquale sia i ponti del 25 aprile e del 1° maggio, dove solitamente, per le 600 strutture liguri, parte l’inizio delle stagione. Siamo convinti che questo tipo di strutture possa svolgere, per il prossimo futuro, un ruolo centrale per la vacanza Made in Italy. Gli agriturismi infatti contribuiscono in modo determinante al turismo di prossimità, con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle nostre campagne, nel pieno rispetto delle distanze sociali e senza affollamento. Inoltre possiamo offrire esperienze a tutto tondo, dalle attività naturalistiche a quelle più sportive, ai laboratori per grandi e piccoli dove si imparano le ricette della tradizione ed i segreti della campagna, non una vacanza classica ma una vera esperienza alla scoperta del territorio”.
“L’agriturismo è tra le attività agricole più duramente colpite dall’emergenza, tanto che si sono registrate perdite fino al 100%. – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – Coldiretti e Terranostra sono impegnate nel realizzare un piano, con risorse economiche di sostegno e misure straordinarie di intervento a partire dal DL Rilancio che permettano a tutte le imprese colpite ci continuare la propria attività. Con l’arrivo della bella stagione, in una regione come la nostra, sostenere il turismo in campagna significa, inoltre, evitare il pericoloso rischio di affollamenti al mare e, anche per questo, le strutture agrituristiche devono poter ripartire subito, aprendo i cancelli della cascine, i percorsi naturalistici, le visite agli animali e gli spazi a tavola dove assaggiare le specialità della tradizione contadina dell’enogastronomia Made in Liguria.”