A Imperia, così come in tutta la Liguria e in buona parte del territorio nazionale, gli ultimi mesi hanno coinciso con un vero e proprio boom delle richieste online di cannabis light. Un settore, quello delle infiorescenze legali, che nel nostro Paese ha attraversato un 2019 piuttosto complicato a causa di alcune sentenze che hanno spento i nascenti entusiasmi, ma che ha saputo rinnovarsi attraverso un 2020 partito all’insegna dell’ottimismo.
Coronavirus, un male per tutti ma… non per la cannabis
Peraltro, proprio nel momento di peggiore difficoltà nazionale e internazionale, il settore della cannabis ha saputo affilare le proprie armi. L’avvento del coronavirus ha spezzato le gambe a quasi tutti i settori dell’economia nazionale ma, evidentemente, non a quello delle infiorescenze di cannabis light, che proprio grazie ad alcuni dei più noti siti internet di commercio elettronico ha potuto incrementare il proprio volume di vendita.
A raccontarci come è andata (e sta andando) è CBDexpress, uno dei siti internet leader europei nella vendita di cannabis light e prodotti derivati, e che proprio durante il distanziamento sociale e le misure di lockdown introdotte per poter arginare la drammatica escalation del nuovo coronavirus, è riuscito a proporre i propri servizi in un’ottica ancora più rinnovata e dedicata.
A dimostrazione di ciò, si noti come siano sempre più frequenti (e gradite) le consegne express, che CBD garantisce in alcune delle più importanti città italiane: un servizio di consegna degli acquisti in giornata, per chi non vuole perdere tempo nel metter mano al risultato del proprio shopping online. Oppure, si noti come sia stato ulteriormente rafforzato il servizio di assistenza a distanza, attivo anche via WhatsApp, tutti i giorni fino alle 23.
E il futuro?
Sui motivi per cui il servizio di vendita di cannabis light online abbia conosciuto un simile successo non vi sono grandi dubbi. Per molte persone essere costretti a casa, in un periodo di grave stress, è stata la molla per poter scoprire con curiosità un settore legale spesso sottovalutato. Per altre persone ancora è stata invece la determinante per poter abbandonare il mercato nero, alla ricerca di una soluzione che – per quanto sostanzialmente molto diversa – possa comunque generare le ricercate impressioni di relax.
In ogni caso, le basi finora poste nel settore del commercio elettronico della cannabis light sono certamente proficue per il prossimo futuro. È infatti ben possibile che buona parte dei nuovi clienti che si sono avvicinati per la prima volta a questo settore durante la “fase 1” del coronavirus, siamo rimasti talmente soddisfatti dei prodotti e dei servizi ricevuti che possano fidelizzarsi ai propri operatori di riferimento.
Insomma, archiviato definitivamente un 2019 da montagne russe, e un inizio 2020 dove il settore è riuscito a trovare aspetti positivi in una drammatica crisi economico – sanitaria, si guarda con discreto ottimismo alla seconda parte dell’anno, nell’auspicio che il trend del comparto possa essere confermato e prolungato con gli stessi numeri.