“I nostri ospedali si stanno svuotando”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti nel corso del tradizionale punto stampa sull’emergenza Coronavirus.
Contestualmente l’assessore Marco Scajola ha annunciato che, accogliendo la proposta dei Comuni, la Regione garantirà la possibilità, per le spiagge libere attrezzate, di ridurre la porzione libera al 30%.
Giovanni Toti
“Si conferma il trend, con il calo della spinta epidemica del Covid. I nostri ospedali si stanno svuotando. Tutto questa nella settimana in cui si concretizzerà il primo monitoraggio del Ministero. Ci sono vari indicatori. In Liguria risulta occupato il 12% dei posti letto in terapia intensiva, su una soglia minima del 30%. Risulta occupato il 27% dei posti letto di media intensità di cura su una soglia minima del 40%. Siamo dunque abbondantemente sotto le richieste minime fatte dal Governo per tenere sotto controllo il Covid. Per quanto concerne il valore r0, è intorno alla 0.8%.
Ci avviciniamo sempre più al fine settimana, quando scadrà il decreto del Consiglio dei Ministri e si andrà verso una serie diversificata di aperture nelle varie Regioni. Sono state pubblicate delle linee guide di Inail, ampiamente contestate da tutte le Regioni. Soprattutto contestate dalle associazioni di categoria in quanto ritenute inapplicabili. Io le ritengo linee guida, andranno applicate dopo un confronto con le associazioni e i sindacati di categoria e le Regioni.
E’ stato chiuso l’accordo tra Regione e balneari per le linee guida per la riapertura. Ora occorrerà verificarne la percorribilità tecnico normativa.
Domani avvieremo un lavoro sulle norme di Inail per bar e ristoranti. Lavoreremo sulla possibile applicazione nel territorio della Liguria. E’ chiaro che sono in gran parte inapplicabili. Occorre mettere insieme le esigenze della salute e dell’economia.
Consentiremo le aperture da lunedì in Liguria, ma nessuno sarà obbligato a farlo, nel caso in cui serva più tempo per adeguare le strutture alle nuove misure di sicurezza o si vogliano attendere regole più chiare. Noi consentiremo l’apertura di negozi, spiagge, ristoranti, bar, corsi di formazione professionale, altre attività sportive.
E’ un momento non facile per tutti. Nei prossimi giorni tutto sarà più chiaro. Il Decreto del Presidente del Consiglio speriamo che per una volta dia delle linee chiare. Mi raccomando, i dati dell’epidemia dipendono dai cittadini. Bisogna continuare ad osservare comportamenti seri, responsabili. Ovvero distanziamento sociale e uso della mascherina”.
Sonia Viale
“Solo i tamponi hanno capacità diagnostica. I test sierologici devono essere sempre validati dal tampone. Noi stiamo combattendo il fai da te da parte di alcuni laboratori privati. Ci vogliono regole chiare e precise per non lasciare da solo il cittadino. Chi si sottopone al test sierologico deve sapere che, in caso di esito positivo, parte la segnalazione all’ufficio igiene, successiva quarantena e poi tampone.
E’ notizia di oggi che abbiamo siglato un accordo con le Camere di Commercio per andare incontro alle esigenze del mondo del lavoro. E’ previsto un avviso pubblico per tutti i laboratori privati per far fare test sierologici al mondo produttivo. Si parla di 400 mila lavoratori che potranno sottoporsi volontariamente ai test. Abbiamo inviato una nota a tutti i Sindaci per sensibilizzarli sul tema.
Per quanto concerne le prestazioni ambulatoriali, entro il mese di maggio contatteremo tutte le persone che sono viste sospendere le prestazioni. Verranno contattate dal medico prescrittore. Da giugno apriremo a nuove prenotazioni con classe D e P. Gli esami urgenti e brevi, invece, sono stati effettuati anche durante il lockdown”.
Marco Scajola
“Il protocollo Inail, per quel che riguarda gli stabilimenti balneari, è inapplicabile. Abbiamo individuato la distanza di tre metri tra un ombrellone e l’altro e tre metri tra una fila e l’altra dopo un accordo con le Camere di Commercio e i balneari. Sono misure che vanno oltre quelle standard, oltre un metro in più. Cosi riteniamo di garantire la massima sicurezza per i cittadini, ma anche l’occupazione e il lavoro per i balneari. Un altro punto prevede lettini a un metro e mezzo.
Permetteremo alle spiagge libere attrezzate, per i Comuni che lo richiederanno, di allestire la spiaggia con il 70% attrezzata e il 30% libera (e non più 50 e 50, ndr), per andare incontro ai concessionari. Avranno la possibilità di fare un investimento e avere un ritorno economico.
Per quanto concerne le spiagge libere, è aperto un confronto con Anci Liguria”.