IMPERIA – Sono passati quasi due anni dal 12 giugno del 2012, giorno in cui la commissione di gara comunale ha dichiarato, seppure in via temporanea, la Tradeco srl di Altamura vincitrice dell’appalto settennale da oltre 90 milioni di euro. Dopo i controlli antimafia ad opera della Prefettura di Imperia in concerto con quella di Bari, il 18 giugno 2013 (un anno fa) la società amministrata da Giuseppe Calia, di proprietà della famiglia Columella, ha siglato il contratto di inizio del servizio.
Il bilancio a un anno dall’inizio del servizio appare sempre più negativo e le carenze da parte della società e dei suoi lavoratori sono innumerevoli. Sono decine le segnalazioni che ogni giorno pervengono alle redazioni di tutti i giornali e ancor di più sono quelle che giungono direttamente in Comune all’attenzione dell’assessore all’ambiente Nicola Podestà che, dopo alcuni mesi di tolleranza e di comprensione, sembra aver adottato le maniere “forti” nei confronti della società che risulta inadempiente su molti fronti. L’applicazione delle penali e l’attivazione delle procedure per la messa in mora della società pugliese sono solo alcune delle contromisure adottate dall’amministrazione che però non sembra aver portato a miglioramenti significativi sul servizio.