24 Novembre 2024 05:34

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24 Novembre 2024 05:34

L’EDITORIALE. IMPERIA – NAPOLI, ECCO IL PROSSIMO GEMELLAGGIO DELL’AMMINISTRAZIONE CAPACCI…

In breve: Sui giornali vengono pubblicate immagini che ritraggono lo stato di degrado in cui versa la città facendo dell'immondizia l'unico biglietto da visita della città in attesa del tanto annunciato portale turistico costato decine di migliaia di euro.
incontro sindaci tradeco (3)
Da sinistra: il DEC (direttore esecuzione del contratto) Alessandro Barla, l’assessore Nicola Podestà e il sindaco Carlo Capacci

IMPERIA – Sono passati quasi due anni dal 12 giugno del 2012, giorno in cui la commissione di gara comunale ha dichiarato, seppure in via temporanea, la Tradeco srl di Altamura vincitrice dell’appalto settennale da oltre 90 milioni di euro. Dopo i controlli antimafia ad opera della Prefettura di Imperia in concerto con quella di Bari, il 18 giugno 2013 (un anno fa) la società amministrata da Giuseppe Calia, di proprietà della famiglia Columella, ha siglato il contratto di inizio del servizio.

Il bilancio a un anno dall’inizio del servizio appare sempre più negativo e le carenze da parte della società e dei suoi lavoratori sono innumerevoli. Sono decine le segnalazioni che ogni giorno pervengono alle redazioni di tutti i giornali e ancor di più sono quelle che giungono direttamente in Comune all’attenzione dell’assessore all’ambiente Nicola Podestà che, dopo alcuni mesi di tolleranza e di comprensione, sembra aver adottato le maniere “forti” nei confronti della società che risulta inadempiente su molti fronti. L’applicazione delle penali e l’attivazione delle procedure per la messa in mora della società pugliese sono solo alcune delle contromisure adottate dall’amministrazione che però non sembra aver portato a miglioramenti significativi sul servizio.  

La città continua ad essere sporca e i rifiuti attorno ai cassonetti continuano ad accumularsi inesorabilmente portando la popolazione all’esasperazione. Addirittura c’è chi racconta che alcuni gemelli tedeschi in visita in città nei giorni scorsi hanno chiesto se si trovassero a Napoli… Il fatto che con l’applicazione delle penali il comune di Imperia,  non gli imperiesi, paghino ancora meno di quanto pagavano all’Eco Imperia non è di certo una consolazione quando, ogni giorno su tutti i giornali, vengono pubblicate immagini che ritraggono lo stato di degrado in cui versa la città facendo dell’immondizia l’unico biglietto da visita della città in attesa del tanto annunciato portale turistico costato decine di migliaia di euro.
Dunque di chi è la colpa? di chi sono le responsabilità? Si potrebbe dire che sono un po’ di tutti, ovviamente della società che gestisce il servizio che scarica cassonetti un po’ dove gli capita per poi rimuoverli dopo alcuni giorni, del Comune che risulta essere in difetto nei confronti della stessa per la mancata consegna dei centri di raccolta, degli addetti alla pulizia che sembrano non lavorare più con l’attenzione e l’abnegazione di un tempo e di molti cittadini imperiesi che non hanno ancora ben inteso cosa significhi differenziare.
Rimane comunque la responsabilità politica sia dell’assessore, una brava persona ci mancherebbe, che del sindaco che l’ha nominato. Quest’ultimo si era anche impegnato nel risolvere la situazione lavorativa dei lavoratori della cooperativa Ottagono, ad oggi ancora irrisolta. Una vicenda che dev’essere messa tra le priorità dell’amministrazione anche se non porta lo stesso lustro di un bel taglio del nastro a lavori finiti a Borgo Foce o a Borgo Marina. 

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