“Non è escluso che si possano prevedere controlli domiciliari da parte delle forze dell’ordine per verificare che i soggetti in quarantena rimangano realmente nella propria abitazione”. Lo ha annunciato questa sera, nel corso del consueto punto stampa sull’emergenza Coronavirus, il Sindaco di Genova e presidente di Anci Liguria Marco Bucci.
Coronavirus: “documento unitario delle Regioni per ripartire”
Giovanni Toti
“I dati di oggi confermano che è in calo tutto l’impianto della malattia nella nostra regione. Ci confermano che la macchina della sanità è pronta a questa seconda fase. Questa sera è in programma una nuova riunione con il Presidente del Consiglio, il Ministro degli Affari Generali e il Ministro della Salute, per costruire un impianto, complesso, della legislazione che governerà la fase 3. Ci saranno un decreto del Presidente consiglio e le ordinanze delle Regioni.
Di fatto la maggior parte delle attività commerciali è delegata alle Regioni, che sono intenzionate a riaprire tutto, o meglio, a dare la possibilità di riaprire lunedì prossimo. E’ chiaro che non tutti riapriranno. Ci sarà chi avrà più bisogno di tempo per mettere in sicurezza le proprie attività.
Le Regioni unite, con un grande lavoro di squadra e con l’unico obiettivo del bene comune, senza colori, hanno elaborato un documento unitario, con linee guida condivise per le categorie economiche che da lunedì potranno riaprire. Continuerà il confronto con il Governo per arrivare a tracciare una seria via che dia certezza agli imprenditori, ai lavoratori e a tutti i cittadini. Domani ci confronteremo con le categorie e le parti sociali per avviare una settimana importante per la Liguria e il Paese. Un grande risultato per far riaprire l’Italia in sicurezza.
Una certezza è che i confini interregionali, per il momento, resteranno chiusi. Sulle spiagge, invece, ci confronteremo con i titolari degli stabilimenti. C’è chi vuole aprire già lunedì, chi invece vuole aspettare”.
Marco Bucci
“Ci sono giunte segnalazioni, anche a livello di magistratura, di persone in quarantena che invece di rimanere in casa escono. Non è accettabile che chi è in quarantena esca dal proprio alloggio. Non è un problema soltanto per il singolo, ma per tutta la città.
Voglio inviare un messaggio chiaro. Oltre ai controlli che già fa l’Asl, che chiama a casa le persone positive, per sapere come stanno, potremmo mettere in campo anche un controllo fisico per verificare che le persone in quarantena stiano realmente in quarantena.
Questi comportamenti sono davvero molto gravi. Come c’è il controllo fiscale per la malattia, non escludo che si possano fare anche controlli in casa con le parte le forze dell’ordine”.