23 Novembre 2024 16:01

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23 Novembre 2024 16:01

Coronavirus: 18 maggio, la Liguria riapre anche palestre e piscine. Ecco cosa si potrà fare

In breve: A partire da domani, 18 maggio, in Liguria sarà possibile muoversi liberamente, senza alcuna limitazione. Addio, dunque all'autocertificazione.

La Regione Liguria anticipa la riapertura di piscine e palestre a domani, lunedì 18 maggio. Questa è una delle principali novità dell’ordinanza che il Governatore Giovanni Toti firmerà nella giornata odierna per dare il via, ufficialmente, alla fase 2 dell’emergenza Coronavirus.

Nel corso della conferenza stampa tenutasi oggi, 17 maggio, Toti ha illustrato nei dettagli i contenuti dell’ordinanza. Di fatto, a partire da domani in Liguria sarà possibile muoversi liberamente, senza alcuna limitazione (se non per chi è quarantena, positivo, o presenta sintomi riconducibili al Covid). Addio, dunque all’autocertificazione. Si potranno tornare a incontrare anche gli amici.

Sul fronte delle attività commerciali, riapriranno i negozi e i settori ristorazione e cura della persona. Via libera anche a musei, biblioteche, parchi, ville e spiagge. Riaprono anche tutte le attività ricettive.

Giovanni Toti

“Il decreto del Presidente del Consiglio è stato oggetto sino alle 4 di questa notte di un franco e costruttivo confronto con il Governo. Nella stesura definitiva mancavano importanti parti di accordo politico che la Conferenza delle Regioni aveva raggiunto con il Presidente del Consiglio, il Ministro degli Affari Regionali e il Ministro della Salute.

Ci auguriamo chiaramente che vi sia quell’impianto che abbiamo concordato nel decreto. Non è un tema caro alle Regioni, ma al Paese. Noi chiediamo che questo Paese possa riaprire con delle regole che permettano alle nostre imprese tutte di operare in maniera sicura per lavoratori e clienti, applicabili e sostenibili economicamente. La chiarezza è indispensabile per tutti gli operatori economici di questo Paese. Le linee guida delle Regioni sono state oggetto di un lungo confronto con le categorie e le sanità regionali.

Temo, però, purtroppo, che in questo Paese ci sia un male endemico, come in alcuni posti la malaria, dove quando qualcuno prova a semplificare, a rendere fluide, comprensibili, chiare, applicabili, le regole, c’è sempre un comitato di troppo, un ente di troppo, qualcuno che rifugge dalle responsabilità che gli sarebbero proprie. In questa palude, dove queste responsabilità si mescolano, dove ogni ente si sente in diritto e in dovere di dire la propria, si rischia di creare un assetto normativo che già in tempo di pace era impossibile praticare per le imprese, in tempo di guerra al covid diventa ulteriormente mortale, oltre la malattia. 

E’ stato fatto un lavoro gigantesco per ricondurre il quadro normativo, composto da più atti, il Decreto del Presidente del Consiglio, il Decreto Legge, le Ordinanze Regionali, a qualcosa che sia realmente applicabile ai cittadini che domani riapriranno e proveranno a far ripartire il loro Paese.

Da domani in Liguria sarà libera la circolazione di tutti i cittadini, senza autocertificazione. Per raggiungere le seconde case, gli orti, i poderi, gli allevamenti, le barche, i natanti di ogni genere. Sarà possibile incontrare parenti, amici, conoscenti, fidanzate e fidanzati. Senza più chiedere cosa posso o non posso fare. Si può fare tutto, ma solo all’interno del territorio regionale. Ovviamente seguendo le norme elementari di prudenza. La mascherina, la distanza sociale di un metro. La malattia è ancora tra noi, dobbiamo combatterla.

Da domani riapriranno:

  • parchi, ville e giardini pubblici oltre che le aree gioco attrezzate;
  • musei, archivi, biblioteche e degli altri istituti e luoghi della cultura;
  • attività commerciali al dettaglio;
  • ristorazione (ad esempio: bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie e tutti esercizi somministrazione alimenti e bevande);
  • servizi alla persona (fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti e tatuatori);
  • stabilimenti balneari;
  • spiagge libere e libere attrezzate (che saranno oggetto di singole ordinanze dei sindaci);
  • strutture ricettive (ad esempio alberghi, agriturismi, bed&breakfast, affittacamere);
  • strutture ricettive all’aria aperta (ad esempio i campeggi);
  • attività sportive di base e l’attività motoria in genere;
  • piscine e palestre (in anticipo rispetto all’apertura dal 25 maggio prevista dalle norme nazionali);
  • centri e circoli sportivi pubblici e privati;
  • commercio al dettaglio su aree pubbliche: mercati, fiere e mercatini degli hobbisti;
  • tirocini extracurricolari;
  • uffici aperti al pubblico;
  • attività di manutenzione del verde;
  • Dal 20 maggio, anche le scuole guida.

Tutte queste attività riapriranno su linee guida chiare, approvate dalla Conferenza delle Regioni”. 

Sonia Viale

“L’indice di contagio RT in Liguria è 0.48, tra i più bassi d’Italia. La situazione è sotto controllo e monitorata da parte del nostro coordinamento regionale che ha sede in Alisa. Ma non bisogna abbassare la guardia.

Occorre utilizzare le mascherine, non toccare tutto con le mani. Utilizzare tutti gli accorgimenti, le regole di prudenza. E’ una componente essenziale della ripresa. 

Dobbiamo tutti quanti riconoscere il grande ruolo che le pubbliche assistenze hanno avuto nel corso dell’emergenza Coronavirus. I trasporti di pazienti Covid sono stati 5.912. Ben 31 le ambulanze dedicate esclusivamente al trasporto Covid.

Il trasporto Covid verrà ora concesso a tutte le pubbliche assistenze del territorio regionale ligure. In più, per quanto riguarda il risarcimento economico, verrà riconosciuto solo per le emergenze, ma anche per i trasporti ordinari. Un aiuto e un sostegno alle pubbliche assistenze. 

Infine, i responsabili del 118 hanno ritenuto di considerare i volontari delle pubbliche assistenze come personale sanitario. Verranno dunque effettuati i test sierologici gratuiti a tutto il personale delle pubbliche assistenze”.

 

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