25 Dicembre 2024 06:16

25 Dicembre 2024 06:16

Imperia, Fase 2: un caffè al bar al tempo del Coronavirus. “Mascherina, distanza e posti limitati. Ecco le regole da seguire” / Foto e video

In breve: Ecco come si prende un caffè al bar al tempo del Coronavirus.

Disinfettarsi le mani, rispettare le distanze di sicurezza, indossare la mascherina, entrate contingentate e posti limitati. Sono queste alcune delle regole da rispettare all’interno dei bar che, a partire da oggi, lunedì 18 maggio, possono riaprire al pubblico dopo mesi di lockdown.

Coronavirus, Imperia: ecco come si prende un caffè al bar al tempo del Covid 19

Per testare in prima persona come dovremo abituarci a vivere la città durante questa “Fase 2” dell’emergenza Coronavirus, gli inviati di ImperiaPost hanno realizzato un reportage all’interno dei bar chiedendo agli esercenti cosa si prova ritornare a lavorare dopo il lungo lockdown e quali sono le regole che tutti devono rispettare.

Non tutte le attività sono riuscite a riaprire già da oggi, per via delle numerose misure da applicare per essere in regola. Alcuni locali, purtroppo, a causa della crisi e delle spese troppo alte da affrontare, hanno deciso di chiudere definitivamente l’attività.

Crema Caffè

“Si può entrare solo dopo essersi igienizzati le mani, indossando la mascherina e solo se non ci sono troppe persone all’interno – spiega il titolare – ci sono i segni per terra per indicare la distanza corretta da mantenere dal banco. Abbiamo ridotto il numero dei tavoli, abbiamo ridotto i posti a sedere.

Stamattina alla riapertura c’è stata emozione, due mesi fermi non sono pochi. Questi sono giorni di test, vedremo come sarà. Vedo però molta attenzione e cura da parte dei clienti. Erano contenti di ritrovarsi in situazione di tranquillità, avendo ben chiare le segnaletiche. Le domande sono tante.

I mesi di chiusura sono stati massacranti. I dipendenti sono in cassa integrazione che non è ancora arrivata. Un problema serio”. 

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Caffè Vergnano

“Abbiamo potuto ampliare i dehor del 50% grazie al Comune. I tavoli sono diventati da 2 invece che da 4, la distanza tra i tavoli è di un metro. All’interno ci sono i plexiglass, le postazioni segnate a terra. 

Per ora i clienti sembrano molto più attenti rispetto a marzo, quando avevamo le prime restrizioni. Forse hanno trovato la maturità rispetto al Covid, hanno la mascherina, restano ad aspettare se vedono altre persone presenti”.

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Claudio – Bar Joy

“Attualmente non ci sono tanti clienti, i più affezionati sono passati. Siamo ripartiti con tanta voglia di lavorare.

Abbiamo dovuto togliere 4 tavoli, li ho messi a distanza di 1.5 metri. Alcuni sono fuori.

Faccio entrare una o due persone in base allo spazio che ho. Gli altri li faccio attendere fuori. Le persone se si conoscono due in un tavolo, altrimenti solo una persona. Vediamo cosa ci dicono le normative.

I primi clienti erano contenti di rivederci.

Questi mesi di chiusura?

“È stata dura, siamo stati in quarantena, abbiamo visto tanti film”.

Luca – Bar Loy

“Bene, sono contento di rivedere le persone. Non sappiamo ancora come muoverci senza sbagliare. Attendiamo delle linee guida definitive e nel frattempo cerchiamo di fare quello che abbiamo capito, nel miglior modo possibile. Sanificando con dei prodotti, gel lava mani, facendo entrare tutti con la mascherina.

Per adesso la gente ha recepito la cosa, ho visto solo gente con la mascherina. Speriamo di tornare ad un range di lavoro”.

Rosy – Bar Pepito

Dopo 68 giorni di chiusura abbiamo riaperto. Siamo con personale minimo, dobbiamo piano piano guardare la situazione, vedere se riusciamo, andare avanti sperando di non dover di nuovo richiudere.

Ci saranno un sacco di complicazioni. Ancora non sappiamo, non possiamo dare tovaglioli, lo zucchero lo dobbiamo dare noi, la tazzina la possiamo dare, la brioches come la possiamo dare nel piattino?

Oggi non sono molto tranquilla, spero che venga qualcuno a dirmi se va bene o no”.

Monica Tondelli – Bar11

“Oggi siamo ancora da asporto, dobbiamo ultimare i lavori. Appena sarà tutto ok, forse già da domani, imposteremo il lavoro con tutto quanto a posto, sanificazione obbligatoria.

Ci siamo informati per ripartire nella maniera giusta e corretta, per evitare ulteriori problemi.

C’è dell’informativa tramite cartellonistica, gel lava mani, Ho tre fogli da esporre per il corretto lavaggio delle mani”.

La risposta della clientela? Tiepida, perchè secondo me c’è ancora tanta paura, giustamente. I contagi non è che siano così bassi. È come quando abbiamo chiuso, solo che adesso ci sono molte più misure di prevenzione”.

Francesco – Arte Caffè

“Per precauzione sono ancora nella configurazione delle ultime due settimane. Ingresso non ancora consentito, nè servizio al banco.

Il locale è piccolino, sto cercando di capire alcuni dettagli sulla possibilità di servire anche dentro, quante persone.

Al momento chi viene mi dice cosa ordinare, si può sedere fuori, con i tavolini distanziati, al momento singoli.

Per adesso ripartiamo così. Da due settimane a questa parte, nonostante questa situazione si è lavorato abbastanza bene, sono soddisfatto”.

Ristorazione: Ecco le linee guida da rispettare

  • Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità.
  • Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
  •  È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale anche in più punti del locale, inparticolare all’entrata e in prossimità dei servizi igienici, che dovranno essere puliti più volte al giorno.
  • Negli esercizi che dispongono di posti a sedere privilegiare l’accesso tramite prenotazione, mantenere l’elenco dei soggetti che hanno prenotato, per un periodo di 14 giorni. In tali attività non possono essere presenti all’internodel locale più clienti di quanti siano i posti a sedere.
  • Negli esercizi che non dispongono di posti a sedere, consentire l’ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti.
  • Laddove possibile, privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro.
  • I tavoli devono essere disposti in modo che le sedute garantiscano il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro di separazione tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Tale distanza può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.
  • La consumazione al banco è consentita solo se può essere assicurata la distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.
  • La consumazione a buffet non è consentita.
  • Il personale di servizio a contatto con i clienti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequenteigiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima di ogni servizio al tavolo.
  • Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, lafunzione di ricircolo dell’aria.
  • La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, possibilmente al tavolo.
  • I clienti dovranno indossare la mascherina tutte le volte che non si è seduti al tavolo.
  • Al termine di ogni servizio al tavolo andranno previste tutte le consuete misure di disinfezione delle superfici, evitando il più possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non igienizzati (saliere, oliere, ecc). Per i menù favorire la consultazione online sul proprio cellulare, o predisporre menù in stampa plastificata, e quindi disinfettabile dopo l’uso, oppure cartacei a perdere.

 

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