Imperia – Assoluzione perchè il fatto non sussiste. E’ questa la decisione finale nell’ambito del processo per la discarica di Ponticelli. Questa mattina, 3 giugno, si è tenuta infatti la discussione finale per il processo relativo alla discarica Ponticelli che vedeva sul banco degli imputati l’ex assessore all’Ambiente Alberto Bellotti, l’ex presidente della Provincia Gianni Giuliano, Danilo Sfamurri, Davide e Luigi Bianchi, con l’accusa di reati ambientali e abuso d’ufficio. Secondo l’accusa la Provincia di Imperia avrebbe concesso l’ampliamento della discarica Ponticelli nonostante il sito fosse già saturo e, questa mattina, il pm Roberto Cavallone e l’avvocato Mager hanno esposto davanti al Giudice Varalli le loro tesi per confutare, punto per punto, l’accusa.
L’arringa del pm Cavallone è andata molto nel dettaglio: “Prendiamo in mano la delibera regionale, la Regione richiedeva prima dell’ampliamento della disarica ulteriori verifiche di stabilità o le ha chieste in corso d’opera? Perchè intorno a questo si gioca tutto“.
“Il processo è nato su un’interpretazione errata, hanno agito tutti in conformità della legge – ha dichiarato l’avvocato Mager – c’è stato un equivoco da parte della polizia giudiziaria e ha indotto in errore il Giudice dell’udienza preliminare”
E proprio su questo infatti ha ruotato la decisione del Giudice che, finite le varie esposizioni della difesa, si è ritirato per deliberare e, in meno di 15 minuti, ha pronunciato la sentenza che riguarda tutti gli imputati del processo: “Assoluzione perchè il fatto non sussiste“.
