“Sono sempre stato sereno e quanto ho appreso oggi non ha fatto che confermare quanto ho sempre dichiarato“. Queste le prime affermazioni che il vice sindaco Giuseppe Zagarella ha rilasciato dopo l’archiviazione del procedimento che lo vedeva indagato con l’accusa di falso nell’ambito dell’inchiesta relativa alla misurazione e alla taratura dell’impianto sonoro della discoteca Afrik.
“Sono venuto a conoscenza dell’esito della vicenda dai giornali, mi riservo quindi di prendere visione di un atto ufficiale e leggere le argomentazioni della magistratura. In cuor mio non ho mai avuto dubbi che l’inchiesta si sarebbe chiusa con un nulla di fatto e che la mia persona sarebbe risultata totalmente estranea. Le responsabilità, se e quando verranno individuate, sono probabilmente di altri. Certo, non è stato piacevole essere protagonista di un procedimento che, a mio parere, non aveva senso di esistere“.
Ricordiamo che insieme a Zagarella erano coinvolti anche il dirigente del settore Legale del Comune di Imperia Sergio Roggero e un altro professionista.
L’inchiesta prese il via a seguito di un esposto in Procura presentato da un residente della zona. Zagarella, tramite il suo avvocato Oliviero Olivieri, presentò una corposa memoria difensiva e si sottopose due volte a interrogatorio per chiarire i fatti. La tesi del vice sindaco, che si è sempre ritenuto estraneo ai fatti, è stata sposata dal Pubblico Ministero che ha deciso di chiudere l’inchiesta.
D.C.