“Il virus ha perso forza, non è più lo stesso che avevamo due mesi fa. E’ cambiata la tipologia del paziente che arriva nei nostri ospedali e questo fa ben sperare anche per la fase 3″. Lo ha dichiarato ieri, 20 maggio, il virologo del Policlinico San Martino di Genova Matteo Bassetti nel corso del consueto punto stampa sull’emergenza Coronavirus.
Coronavirus, Liguria: il punto sull’emergenza Coronavirus a due mesi dall’inizio dell’epidemia
Angelo Gratarola (direttore Pronto Soccorso Policlinico San Martino)
“Il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva cala rapidamente. Questo numero, in realtà, non calerà con la stessa velocità con cui calano i ricoverati. Perché tra questi 22 pazienti ci sono malati anche molto complessi e i tempi di degenza e di dimissione saranno molto diversi.
Come posti letto di terapia intensiva, abbiamo una grandissima riserva che speriamo di mantenere congelata e di non utilizzar più. Tutti gli ospedali stanno iniziando, in questa fase 2, a ripristinare tutte le dotazioni intensive utili a far ripartire la macchina chirurgica e a far fronte a tutte le altre patologie. Anche i passaggi al Pronto Soccorso si stanno invertendo rispetto alle scorse settimane. I pazienti che si auto presentano stanno cominciando a superare quelli portati dal 118. Seppure i numeri rimangono molto bassi rispetto allo standard abituale. Siamo moderatamente ottimisti”.
Matteo Bassetti
“Credo che oggi possiamo iniziare a dire qualcosa sulla riapertura. Ci eravamo detti, vediamoci tra due settimane e vediamo se il numero dei ricoveri per Covid 19 è aumentato. Siamo a 16 giorni dalla riapertura, ben oltre il tempo medio di incubazione, che ricordo essere intorno ai 7 giorni, e non abbiamo visto incrementare il numero dei ricoveri. Anzi, negli ultimi 4 giorni abbiamo ricoverato una sola persona.
C’è una drastica riduzione dei pazienti in ambito ospedaliero, tanto che continuiamo a riorganizzare i nostri ospedali in accordo con la direzione del Policlinico. La situazione è assolutamente sotto controllo, prova ne è che, nonostante abbiamo riempito le nostre cartucciere di tutti i colpi possibili, ovvero abbiamo attivato tutti i protocolli per nuovi farmaci quali Remdesivir, plasma e Avigan, nessun paziente è stato trattato con questi farmaci.
Il virus, non solo ha decrementato in maniera significativa il numero dei ricoveri, ma ha anche perso forza. Quella forza di cui tanto abbiamo parlato. Non abbiamo ancora la documentazione scientifica, nessuno è in grado di dimostrare in laboratorio che abbia perso virulenza, ma la sensazione di pancia, di chi questo virus lo ha visto in faccia negli ultimi due mesi, è che questo virus non sia più lo stesso che avevamo due mesi fa. E’ cambiata la tipologia del paziente che arriva nei nostri ospedali e questo fa ben sperare anche per la fase 3. Siamo pronti ad affrontare i casi, ma se non arrivano siamo tutti più contenti”.