“L’indice RT in Liguria è a 0,5% ed è per questo che c’è una costante riduzione dei casi”. Lo ha dichiarato oggi Filippo Ansaldi, direttore di Alisa, nel corso del quotidiano punto stampa della Regione Liguria.
Sonia Viale
“La famiglia ha sostenuto gravosi impegni nell’accudimento dei figli, per non parlare delle famiglie con disabili. In questi mesi hanno subito gli effetti di un lockdown molto impegnativo. Per questo, l’attenzione deve essere massima nei confronti delle famiglie e delle disabilità. Stiamo avviando tutti i percorsi di riapertura dei centri diurni, nel rispetto del contenimento della diffusione del contagio. Si partirà con piccoli brutti. Abbiamo consentito il ripristino delle visite ai minori nelle comunità.
La fascia 0-3 è stata un po’ dimenticata dal Governo e dovrà essere presa in carico dalle Regioni. Dovremo trovare delle linee guida per consentire ai gestori privati di poter proseguire le loro attività per supportare le famiglie nel momento della ripresa delle attività economiche. Predisporremo un bando per dare supporto agli enti gestori della fascia 0-6 e oltre”.
Marco Bucci
“La prima priorità riguarda la movida. Ci aspettiamo concentrazione di gente nel centro storico per questo primo weekend. Dobbiamo limitare i contatti, con mascherine e distanziamento sociale. Metteremo in piedi delle azioni, inclusi i megafoni che dicano chiaro e tondo cosa bisogna fare.
Lavoreremo per le spiagge. Il protocollo è stato finalizzato ed è stato mandato a tutti i comuni liguri che hanno spiagge comunali. Sono suggerimenti, ognuno poi sarà libero di decidere se e come applicarli”.
Filippo Ansaldi
“In merito al primo rapporto settimanale sull’epidemia di Coronavirus, ci sono vari tipi di indicatori. Ad esempio la capacità del sistema di monitorare l’evento epidemiologico. Il nostro sistema di sorveglianza sta funzionando bene. Tra gli altri indicatori, la capacità del sistema di procedere ad un accertamento diagnostico, il numero di tamponi nei diversi setting. È migliorato l’unico indicatore dei 21 mantenuti sotto osservazione, ovvero il tempo che intercorre tra la comparsa dei sintomi e la diagnosi. L’optimum è 5 giorni. Nella nostra regione è 6 giorni, ma nei giorni scorsi il dato era più alto, dunque è in via di miglioramento.
Gli indicatori più importanti sono quelli di risultato. Ad esempio la pressione sul sistema sanitario. Il nostro sistema è in grado di far fronte a nuovi ricoveri.
Infine il dato di cui parlano tutti, l’Rt, ovvero quanti casi secondari nascono da un caso primario. Quando questo valore è sotto l’uno vuol dire che l’epidemia sta scemando. Ormai da un paio di settimane, nella nostra regione, l’indicatore è 0,5. Per un caso primario abbiamo la metà di casi secondari. Questo dimostra perché è calata la pressione ospedaliera e perché c’è una riduzione dei casi”.
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