“Chiediamo che rimanga qui dove è sempre stato, anche per le persone anziane che si devono spostare“. Lo affermano a gran voce diversi commercianti del centro di Oneglia che hanno le loro attività proprio intorno alla storica sistemazione del Mercato di Oneglia.
La discussione è sorta in merito alla decisione del sindaco Claudio Scajola, presa anche in base al recente sondaggio telefonico, di spostare il Mercato settimanale di Oneglia in via provvisoria in Piazzale Maestri del Commercio, Via del Cantiere e Banchina Aicardi all’inizio di Calata Cuneo.
Lalla – Madamadorè
“Il mercato di Oneglia è un mercato storico e di solito sono sempre nel centro dei paesi. Se andiamo a vedere Torino Milano, sono tutti nel centro, non nelle viuzze o traverse. Chiediamo che rimanga qui dove è sempre stato, anche per le persone anziane che si devono spostare. Si tratta di due volte a settimana. È giusto fare le determinate modifiche per lasciar passare le ambulanze e i Vigili del Fuoco, ma chiediamo che ci vengano incontro.
Ci siamo fatti due mesi chiusi per il Covid, chiediamo di lasciarlo per andare avanti. Questi due giorni a settimana servono a tirarci su. Lo chiediamo davvero con le braccia aperte al Sindaco che il mercato di Oneglia venga lasciato qua”.
Paolo Sapiolo – Bar MP2
“Non sono assolutamente d’accordo che venga spostato il mercato. Il mercato è qui nel cuore di Oneglia, la mia città. Amo la mia città.
La popolazione, a quanto sento, non vuole che venga spostato, specialmente per gli anziani che sono abituati a questa routine. Per noi sarebbe una perdita di lavoro.
Concordo con quello che diceva il presidente degli ambulanti (Renato Giraudo, ndr). Il mercato vogliamo che rimanga qui in centro come è sempre stato. Chiederemo al Comune di rivedere la decisione”.
Sebastiano – Enoteca Marchisio
“Il mercato è centrale. Spostandolo, ci perdiamo anche noi commerciati. Abbiamo ascoltato il sondaggio e abbiamo votato perché rimanesse qua. Se si sposta perderemo clientela. Sono poi quelli di dovere a pensare di sistemare le cose, ma in modo che potrebbero funzionare meglio, senza penalizzare nessuno”.
Alessio Marco – Sali e Tabacchi
“In conseguenza di questa pandemia che ci ha messo in condizione economiche che non si possono più trovare aggettivi, è da ritenersi senza senso questo spostamento.
Si parla tanto della vivibilità dei nostri centri storici. Si sa bene che il mercato aiuta a mantenere i nostri centri storici vivi in quei due giorni a settimana, sia per la socialità sia per le condizioni economiche in questo momento in difficoltà”.