“Ieri, il primo giorno di apertura, ci siamo già trovati in difficoltà a controllare il disordinato afflusso ai banconi, per questo abbiamo deciso, a malincuore, di anticipare l’orario di chiusura alle 21″. Lo spiegano Silvio Pugi e Devid Ballari, de “Il Chioschetto” di Borgo Marina a ImperiaPost.
Coronavirus, Imperia: movida “incontrollabile”, Il Chioschetto di Borgo Marina sospende le serate
Dopo i mesi di lockdown, per via dell‘emergenza Coronavirus, molti locali in questi giorni stanno riaprendo al pubblico. Ieri è stato il turno de “Il Chioschetto”, molto frequentato dai giovani.
In serata, purtroppo, per i gestori del bar si è rivelato subito difficile controllare l’afflusso dei clienti al bancone, nell’ottica di garantire il rispetto delle misure di distanziamento sociale previste dal Governo. Da qui, la decisione di anticipare l’orario di chiusura in attesa di poter trovare soluzioni alternative.
Silvio Pugi, Il Chioschetto
“Noi del Chioschetto abbiamo deciso di chiudere, almeno provvisoriamente, alle 21, anche se avevamo impostato un orario fino alle ore 24, perché ieri, il primo giorno di riapertura, ci siamo già trovati in difficoltà, non per il poco lavoro, ma al contrario, per il disordine del lavoro stesso.
Noi abbiamo distanziato tutti i tavoli, abbiamo messo due sedie per ogni tavolo, cercando di limitarci al massimo e stare il più possibile in sicurezza.
Il servizio da asporto esiste ma bisogna mantenere delle regole. È stato difficile. Sono intervenute le forze dell’ordine ad aiutarci in maniera gentile.
Per ora decidiamo così, poi vedremo di trovare soluzioni alternative.
I colleghi? Mi piacerebbe stare aperto durante la notte come vorrei lo facessero tutti i miei colleghi, al massimo delle potenzialità. Più che altro chiedo aiuto ai clienti, non ai colleghi. Mi sento di chiedere aiuto a tutta la gente che viene a cercare di rispettare le regole, perché in questo momento c’è bisogno di farlo”.