Tre minuti. È questa la durata dell’incontro di oggi in Comune tra i rappresentanti degli ambulanti del Mercato di Oneglia (AVAL, FIVA e ANVA) e l’assessore al Commercio Gianmarco Oneglio.
I sindacati, sul piede di guerra per le modalità con cui l‘amministrazione ha scelto di trasferire i banchi dalla tradizionale location in piazza Doria e in piazza Goito alla banchina Aicardi e alle vie limitrofe, hanno infatti rifiutato di esprimere un parere su una decisione già presa e hanno consegnato una lettera all’assessore Oneglio.
La lettera consegnata dagli ambulanti
“All’illustre amministrazione del Comune di Imperia. Visto il comportamento antisindacale di codesta Amministrazione, non riteniamo opportuno esprimere un parere su quanto proposto da Voi.
A seguito del momento particolarmente difficile da cui stiamo faticosamente uscendo, questo Vostro operato crea fortissima agitazione all’interno della nostra categoria soprattutto nelle persone che onestamente lavorano per mantenere la propria famiglia.
La sinergia che si è creata nel tempo tra commercio fisso e commercio ambulante, viene messa fortemente in crisi dal Vostro operato”.
Claudio Campanini – Roberto Benassi
“Come sindacato ci sentiamo umiliati, non rispettati nella nostra dignità di ambulanti. Crediamo che il nostro lavoro sia più degno di essere preso in considerazione.
Come cittadino di Imperia penso che sia sia persa una occasione storica. Da anni si parla di pedonalizzazione e di vivibilità del centro cittadino. Che si sia persa l’occasione storica per provare a sfruttare questa situazione.
Si potrebbe provare, visto che l’emergenza covid ce lo permette, di provare a trasferire il mercato in centro per un breve periodo e ritrovarci a fine emergenza e fare il punto della situazione. Valutare i pro e i contro e la fattibilità di questo atteggiamento.
L’incontro di oggi è stato velocissimo, 3 minuti. Ci siamo trovati di fronte ad un dato di fatto, scelte già fatte a priori, senza consultazione. Questo non è accettabile.
La legge regionale ligure e non solo prevede la consultazione per l’acquisizione del parere da parte delle associazioni maggiormente rappresentative del territorio. Ciò non è stato fatto. Domani gli operatori cominceranno a scegliere i posteggi sulla nuova cartina.
Noi non abbiamo dato parere, semplicemente per poter denunciare alla Regione il comportamento di questa amministrazione”.
Gianmarco Oneglio
“C’è stato solo il tempo che loro presentassero questa lettera di contestazione alle scelte dell’amministrazione. Non c’è stato tempo di dialogare e di parlare della nuova location.
Una scelta che non condivido ma che è nei loro diritti fare. Presenterò questa lettera all’amministrazione e vedremo”.
Che cosa dice la lettera?
“In sostanza dicono che la sinergia tra il commercio ambulante e quello fisso non può essere separata, che la nuova location li penalizzerebbe molto e che non può essere data con un sondaggio la decisione dello spostamento”.
Affrontate serenamente il sondaggio sul mercato di Porto?
“I sondaggi servono per avere un’idea di quello che sarebbe l’impatto sui cittadini. È uno strumento utile ma non il solo. L’amministrazione non si può basare solo sui sondaggi, ma ha necessità di verificare anche la fattibilità tecnica delle scelte e l’indirizzo politico di quello che si vuole fare.
La combinazione di queste cose dovrebbe generare una scelta che tenga conto delle esigenze di tutti. Quelle del commercio, quindi della giusta riapertura e quelle della sicurezza degli operatori e soprattutto dei cittadini che si recano al mercato”.