IMPERIA – Campioni invisibili, vittime di un’amministrazione “distratta”. Sacrificio, coraggio, determinazione, umiltà, disciplina, forza, rispetto: sono questi i valori che ho vissuto frequentando, per lavoro, alcuni incontri di Muay Thai, la tecnica di combattimento originaria della Thailandia divenuto uno sport praticato da molti giovani imperiesi. Uno sport sicuramente minore che, però, è balzato agli onori delle cronache a seguito delle numerose vittorie del giovane imperiese Tiziano Campus, campione italiano (imbattuto) nella sua categoria, atleta alle porte del professionismo.
Tiziano, soprannominato dagli speaker di mezz’Italia il “Guerriero di Imperia”, non ha amicizie altolocate, in politica o sponsor importanti magari legati al mondo della cosmesi, dell’olio, delle telecomunicazioni, delle assicurazioni, delle banche o dei contenitori di vetro. Quando sale sul ring c’è soltanto lui e il suo avversario con il quale al termine dell’incontro, il 99% delle volte, si abbraccia. Dopo numerosi articoli di stampa delle maggiori e più autorevoli testate cartacee e online, l’amministrazione, l’assessore allo Sport Sara Serafini, il sindaco Carlo Capacci non hanno mai pensato di ringraziarlo personalmente/pubblicamente per il suo impegno, i suoi sacrifici e soprattutto per il lustro che le sue performance danno alla città di Imperia. Trattamento diverso è stato riservato alle campionesse d’Italia della Mediterranea, la squadra agonistica di pallanuoto che ha vinto lo scudetto qualche settimana fa. L’assessore Serafini e mezza giunta seduti in tribuna d’onore a dare supporto alle leonesse della “Cascione”, com’è giusto che sia.
Tiziano, in verità, non sa neppure di questo scritto e di certo combatte per se stesso e non per ricevere bigliettini o targhe di riconoscimento da chicchessia ma è doveroso portare l’attenzione su tutti quegli sportivi che ogni giorno, assieme ai loro allenatori/maestri e ai loro compagni di squadra o di palestra, lavorano con moltissimi sacrifici e impegno per raggiungere risultati importanti che giovano anche al nome di Imperia, nota negli ultimi tempi soltanto per scandali giudiziari. Sono molti gli atleti che portano la bandiera e il nome di Imperia in giro per l’Italia e in Europa e chi è deputato a farlo deve riconoscere loro almeno un po’ di attenzione. Se il vento è cambiato davvero, forse, nel mondo dello sport la folata deve ancora arrivare.