Che fine hanno fatto gli imprenditori “patrioti” che Silvio Berlusconi chiamò a raccolta nel 2008 per salvare l’Alitalia dal fallimento? La domanda se l’è posta il comico Maurizio Crozza nel corso del programma “Il Paese delle Meraviglie” in onda su La7. Molti degli uomini d’affari che l’ex Presidente del Consiglio contattò per salvare la compagnia aerea nazionale sono finiti in carcere o coinvolti in inchieste giudiziarie. Tra questi anche Francesco Bellavista Caltagirone, patron dell’Acquamarcia, in carcere per 9 mesi (tra detenzione e arresti domiciliari) con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato (il processo è tutt’ora in corso a Torino) nell’ambito dell’inchiesta sulla realizzazione del porto turistico di Imperia. Oltre a Caltagirone, Crozza ha citato anche Emilio, Fabio e Nicola Riva, Salvatore, Jonella, Giulia e Paolo Ligresti, Antonio Angelucci, Marco Tronchetti Provera e Achille D’Avanzo.
“Non era una cordata, era un retata” ha aggiunto Crozza, e ancora “Non si vedevano tanti patrioti in carcere dai tempi del Risorgimento”.
IL VIDEO DI MAURIZIO CROZZA (dal minuto 10.50)