24 Novembre 2024 03:54

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24 Novembre 2024 03:54

L’Argentina celebra la “Giornata del migrante italiano” in omaggio al generale Manuel Belgrano

In breve: Suo padre, infatti, Domenico Belgrano Peri, era originario di Oneglia, in Liguria. Per tale occasione, la Parrocchia di San Giovanni Battista di Imperia, ha partecipato all'evento facendo suonare le campane questa mattina, alle 12.05

Il Parlamento della città di BUENOS AIRES ha inteso rendere omaggio alla storia dell’emigrazione italiana in Argentina approvando, praticamente all’unanimità, una mozione con cui si stabilisce che il 3 giugno di ogni anno sarà ricordato come la ‘Giornata del migrante italiano’.

La mozione, proposta dal gruppo ‘Vamos Juntos’ del governatore Horacio Rodríguez Larreta, è stata accettata subito ieri dagli altri gruppi parlamentari, riconoscendo così la grande influenza politica, economica e sociale dei tantissimi italiani che attraversarono l’Oceano Atlantico fra la fine del 19/mo e l’inizio del 20/mo secolo.

Di fatto questa iniziativa dei legislatori della capitale rilancia la Legge 24561 approvata dal Congresso della Nazione argentina durante la presidenza di Carlos Menem e pubblicata nella Gazzetta ufficiale del 19 ottobre 1995. L’articolo 2 di quella legge precisa che si “istituisce questa data in omaggio a Manuel Belgrano, generale della Nazione, creatore della bandiera patria e discendente da italiani, nato il 3 giugno 1770”.

Suo padre, infatti, Domenico Belgrano Peri, era originario di Oneglia, in Liguria. Per tale occasione, la Parrocchia di San Giovanni Battista di Imperia, ha partecipato all’evento facendo suonare le campane questa mattina, alle 12.05. 

Quest’anno la ‘Giornata’ sarà celebrata solo in modo virtuale, a causa delle restrizioni dovute alle misure per contrastare la pandemia da coronavirus. In passato il 3 giugno è stato segnato quasi sempre da un raduno nella storica Plaza de Mayo, una celebrazione eucaristica nella cattedrale ed un corteo fino alla statua del generale Manuel Belgrano, con l’esecuzione da parte di una banda delle note del ‘Va’ pensiero’ verdiano.

C.S.

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