24 Novembre 2024 06:43

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24 Novembre 2024 06:43

Imperia: il mercato di Oneglia riparte, ma i malumori non si placano. “Qui è come scavarsi la fossa”/Foto e Video

In breve: E' ripartito questa mattina, 6 giugno, dopo settimane di proteste per la nuova location (dal centro storico al porto) il mercato di Oneglia.

E’ ripartito questa mattina, 6 giugno, dopo settimane di proteste per la nuova location (dal centro storico al porto) il mercato di Oneglia. Nonostante una discreta affluenza e qualche timido commento positivo, tra la maggior parte degli ambulanti (alcuni dei quali non hanno nemmeno allestito i banchi) persiste il malumore. Due, in particolare, le contestazioni. La mancanza dei servizi (ad esempio gli allacci per la corrente) e l’isolamento dei banchi posizionati nel parcheggio antistante l’Agnesi.

Marco Facciolini

“Purtroppo è mancato mio suocero e siamo finiti, dopo aver preso la licenza, in una graduatoria più alta e abbiamo dovuto scegliere questi posti che erano rimasti e siamo finiti molto indietro (ultimo banco nell’area ex Agnesi, ndr). Io, come altri, siamo molto penalizzati, perché il posto non è dei migliori. Non ci sono altri banchi, siamo vicino a un fiume, c’è un cantiere dietro. E’ venuto anche il Sindaco a vedere. Glielo abbiamo detto ‘Signor Sindaco, lo vede anche lei, siamo in difficoltà. Non è un posto consono per un genere alimentare’. Se ne è reso conto anche lui. Noi non sappiamo neanche cosa dobbiamo fare. Oggi è una giornata, tra virgolette, buona, ma noi siamo qui tutto l’anno. E i costi sono quelli di un mercato a pieno ritmo. Qua non sono come va a finire.

Noi lavoriamo per il mercato, c’è anche mia suocera, che è qui da 40 anni. Non è una cosa giusta neanche per loro, per tutti quanti. Si tratta di trovare un compromesso.

Alcuni colleghi non sono proprio venuti questa mattina, perché hanno capito che venivano a far niente. Perché questo facciamo, niente. Perché partire da laggiù (indicando Calata Cuneo, ndr) e venire in qua. Chi viene? Oltre al mio banco vede blocchi di cemento e un fiume. Noi viviamo sui locali, sui turisti, quelli che possono venire. Per gli anziani è un problema, la location è molto distante rispetto a prima. Noi eravamo in centro. Siamo disposti anche a cercare altri posti, pur di avvicinarsi un pò. 

Qua è sopravvivenza. Non so cosa dire. Non è giusto avere un trattamento così. L’unica cosa è sperare che il Sindaco capisca e ci sposti il prima possibile. Qua vuoldire proprio scavarsi la fossa. Le ultime risorse che abbiamo le perdiamo, non ce la faremo. Speriamo, più di quello non possiamo fare”.

Salvatore Laino

“Non sono soddisfatto. Sia per la location che per i servizi che mancano. Tanti colleghi che hanno gli alimentari non hanno gli allacci per la corrente e sono impossibilitati a svolgere il loro lavoro. Hanno bisogno della corrente per il frigo, per quelle cose li. Per adesso, come location, può andare abbastanza bene, perché inizia a fare caldo, ma voglio vedere questo inverno cosa succede. Io sono tradizionalista, a me il mercato piace in mezzo ai centri storici, in mezzo al paese, alla città, come in tutto il mondo. Io preferirei tornare dove eravamo prima o comunque in una collocazione che sia piu o meno di quel tipo li. A me i mercati decentrati non piacciono. E poi per esperienza personale ogni volta che mi hanno spostato il mercato ci ho sempre rimesso. Spero non sia questa la tendenza, ma dalle mie esperienze è sempre successo così”.

Fabio Incolto

“Un pò di gente è venuta stamattina. Mancano ancora tanti banchi. Io spero che si ravvedano e ci diano un altro posto. Io rimango della mia idea, non è il massimo. E poi siamo soggetti alle intemperie. Caldo d’estate, vento, freddo d’inverno. Secondo me era molto meglio dove eravamo prima. Non si può, va bene, però si cerchi una sistemazione diversa. Però una pò di gente è venuta, questo va detto. Più che altro curiosi. Dal punto di vista delle vendite, molto meglio in piazza Goito rispetto a qui, senza dubbio”.

 

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