Le piogge torrenziali e i temporali che si sono abbattuti sulla Liguria in questi giorni hanno ancora una volta causato ingenti danni su tutto il territorio. Allagamenti, smottamenti, caduta di alberi – Queste le parole di Alice Salvatore, del nuovo movimento politico “Il Buonsenso“, in merito ai disagi, allagamenti e frane, che si sono verificati sul tutto il territorio regionale durante la precedente allerta meteo.
Allagamenti e frane in Liguria: l’intervento di Alice Salvatore (Il Buonsenso)
“Ancora una volta i cittadini pagano la negligenza della maggioranza regionale. Genova e la Val Polcevera sono state le più colpite da incidenti insieme alla Valle Stura mentre a Bolzaneto si è dovuti intervenire per mettere in sicurezza diversi semafori a rischio caduta a causa del vento.
Sulla provinciale 456 del Turchino sono caduti rami sulla carreggiata che hanno provocato rallentamenti alla circolazione.
Varazze è rimasta vittima di uno smottamento sull’Aurelia per il quale sono dovuti intervenire i vigili del fuoco.
Il Polcevera è arrivato a un picco di 2.12 metri e anche lo Stura ha fatto registrare un notevole innalzamento del livello delle acque.
Ai Piani di Praglia è franato il terreno in località Gazzolo tra Ceranesi e Campomorone mentre in Val Bisagno un muro è caduto in via Trensasco creando disagi e a Sanremo i vigili del fuoco hanno dovuto liberare diverse strade.
Quando si mette a posto una frana su una strada, non va solo ristabilita la viabilità, ma sistemata strutturalmente in modo che non capiti più. Invece le frane si ripetono, come a Serra Riccò, già colpita lo scorso autunno e ancora oggi nei guai.
La soluzione più duratura è utilizzare sempre l’ingegneria naturalistica, che si inserisce nell’ecosistema senza turbarlo, potenziandolo ma sapendone rispettare le specificità. Non le colate di cemento alla Toti e Burlando.
Un vero e proprio bollettino di guerra. Si ripresenta sempre lo stesso problema sul territorio.
Frane, smottamenti, allagamenti: la popolazione non fa in tempo a riprendersi dal precedente incidente che l’incompetenza della Regione nell’eseguire la manutenzione, complice la pioggia o il vento, ne causano altri. In Regione ci sono milioni e milioni già stanziati per i lavori di manutenzione, ma restano inutilizzati per la Regione non fa progetti.
La Regione non sa usarli! Soldi da utilizzare per poter intervenire sulla riforestazione del territorio: piantare nuovi alberi consente di poter dare alla terra maggiore stabilità. Che fine ha fatto il “Piano nazionale 2019 per la mitigazione del rischio idrogeologico”? Il documento, approvato in via definitiva dalla Corte dei Conti lo scorso settembre elenca una seria di progetti e interventi strutturali che nella nostra regione non sono stati attuati.
Per la Liguria erano previsti 5 interventi urgenti volti a contrastare frane e alluvioni, per un totale di oltre 10 milioni di euro. Dove sono finiti? La maggioranza regionale non ha fatto niente per contrastare il problema del dissesto idrogeologico ligure e questi sono i risultati: frane e smottamenti in diverse zone del territorio che non solo sono pericolose per i cittadini ma rallentano i loro spostamenti e le loro attività.
Assurdo per una popolazione che giusto ora, dopo mesi di stop, sta riprendendo a vivere e lavorare. Problemi su problemi: il frutto di un atteggiamento negligente e di una continua incompetenza. La maggioranza ripete sempre che tutto va bene, che non ci sono problemi, che la situazione è risolta. Non è così: la terra continua a franare appena la pioggia scende più forte, i rami cadono a causa del vento e di una pessima manutenzione e i cittadini si lamentano, giustamente, di non essere tutelati.
Come si può dire che il territorio reagisce bene se ogni volta si contano decine di interventi per rimozione di alberi, smottamenti e frane? Quando si farà realmente qualcosa per risolvere il problema? Quando avremo una giunta capace, che sappia usare il denaro a sua disposizione? La maggioranza come sempre vive nel suo mondo e si diverte a fare i teatrini in TV, intanto i cittadini hanno sempre più disagi”.