Domenica 14 giugno nel mondo si celebra la Giornata mondiale del donatore di sangue, con l’intento di diffondere il messaggio sulla necessità universale di sangue in situazioni normali e di emergenza per le tutte le comunità.
L’ Associazione della Polizia di Stato ADVPS – Donatorinati Liguria questa mattina, con i suoi volontari, ha organizzato una raccolta straordinaria di sangue intero tra i poliziotti imperiesi presso il Centro Raccolta della FIDAS di Imperia, in contemporanea con quella svoltasi a Roma, alla presenza del Capo della Polizia Franco Gabrielli e del Capo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, Fabio Dattilo e con la partecipazione di tanti appartenenti alle Forze di polizia e alle Forze armate.
“Donare il sangue è importante e anche bello – ha detto il capo della Polizia Franco Gabrielli – e vedere questi colleghi e colleghe in divisa che servono il Paese credo che sia una delle immagini più belle e credo sia un’immagine anche di unità.
Proprio recentemente il nostro presidente della Repubblica ha invitato tutti in questo momento di grave difficoltà a essere uniti e questa mattina in Piazza del Viminale, dove ha sede il ministero dell’Interno che è il Ministero dei diritti e delle libertà che è il Ministero che presiede la sicurezza in questo Paese, vedere gli uomini e le donne in divisa che insieme donano il loro sangue, io credo che sia un’immagine emblematica del messaggio che vogliamo dare”.
“Ma è anche un messaggio – ha continuato il capo della Polizia Franco Gabrielli – di generosità perché donare il sangue è un atto di generosità”.
Anche nei mesi in cui si è diffusa l’epidemia da Covid 19 l’Associazione, fedele alla propria mission, ha promosso la raccolta di sangue nelle strutture ospedaliere che, proprio per l’epidemia hanno adottato procedure sicure per l’accesso e la sosta negli spazi adibiti a donazione.
“Il sangue è un’esigenza quotidiana – afferma il suo Presidente Stefano Cavalleri – che diventa tragica ogni volta che manca, non solo in caso di eventi eccezionali, ma anche e soprattutto nella gestione ordinaria dell’attività sanitaria: nell’esecuzione di vari interventi chirurgici, nei servizi di primo soccorso, nelle terapie oncologiche contro tumori e leucemie. Il sangue e i suoi componenti sono quindi presidi terapeutici indispensabili per la vita e si sono dimostrati efficaci strumenti di guarigione anche per i malati da SARS-CoV-2.
Ciò significa che non esistono, ad oggi, alternative possibili alla volontaria donazione e se vogliamo una Sanità capace di prendersi cura di noi, non possiamo far appello solo sulla scienza e sulla medicina, ma dobbiamo dare il nostro contributo. Ecco perché: “chi dona il sangue salva una vita”.